Sono scoraggiata
28/06/2021
Cara Giulia,
ho studiato canto quando ero più giovane cambiando 4 insegnanti senza mai soddisfazione e poi ho abbandonato per la disperazione. A 36 anni, dopo 10 anni di pausa ho ripreso in una scuola di musica privata. Inizialmente mi sembrava di progredire quindi ero contenta, dopo 6 mesi inizio ad avere qualche dubbio.
Mentre nei vocalizzi mi sembra di usare bene la respirazione e appoggiare, nelle arie ho l’impressione di esercitare una pressione eccessiva sul diaframma e spingere, soprattutto quando devo cantare note dal La4 in su (sono un soprano lirico-leggero in teoria). Significa che non ho capito nulla dell’appoggio?
Sono scoraggiata.. soprattutto stufa di studiare tanto senza mai trovare delle certezze tecniche.
Grazie
Milena
GIULIA RISPONDE
Carissima Milena,
da quello che scrivi io capisco prima di tutto una cosa: che per te il canto è sempre stato accompagnato da una certa sofferenza. Addirittura hai mollato per la disperazione!
Prima di rispondere alla tua domanda sull’appoggio, credo dovresti chiederti il perché di questa condizione. Il tuo modo di cantare non soddisfa le tue aspettative? Non sei stata incoraggiata dai tuoi insegnanti? Non ti piace la tua voce? Pensi che sia solo un problema tecnico? Senti di avere dei problemi insormontabili?
E’ il momento allora, secondo me, di affrontare la cosa in modo “laterale”, cercando di sollecitare un contatto diverso e più “amichevole” con la tua voce. Io lo dico sempre: prima di tutto stabilire un rapporto d’amicizia con la propria voce. Non considerla come qualcosa da plasmare e piegare alle nostre aspettative ma darle la possibilità di esprimersi al meglio senza sanzionarla, o addirittura bocciarla!!
Mi piacerebbe ascoltarti. Se non puoi venire di persona mandami un video.
Un abbraccio.
P.S: l’appoggio non ha niente a che fare con la spinta…la strada perché la voce salga agli acuti è darle il giusto spazio e il giusto alimento di fiato.
ho studiato canto quando ero più giovane cambiando 4 insegnanti senza mai soddisfazione e poi ho abbandonato per la disperazione. A 36 anni, dopo 10 anni di pausa ho ripreso in una scuola di musica privata. Inizialmente mi sembrava di progredire quindi ero contenta, dopo 6 mesi inizio ad avere qualche dubbio.
Mentre nei vocalizzi mi sembra di usare bene la respirazione e appoggiare, nelle arie ho l’impressione di esercitare una pressione eccessiva sul diaframma e spingere, soprattutto quando devo cantare note dal La4 in su (sono un soprano lirico-leggero in teoria). Significa che non ho capito nulla dell’appoggio?
Sono scoraggiata.. soprattutto stufa di studiare tanto senza mai trovare delle certezze tecniche.
Grazie
Milena
GIULIA RISPONDE
Carissima Milena,
da quello che scrivi io capisco prima di tutto una cosa: che per te il canto è sempre stato accompagnato da una certa sofferenza. Addirittura hai mollato per la disperazione!
Prima di rispondere alla tua domanda sull’appoggio, credo dovresti chiederti il perché di questa condizione. Il tuo modo di cantare non soddisfa le tue aspettative? Non sei stata incoraggiata dai tuoi insegnanti? Non ti piace la tua voce? Pensi che sia solo un problema tecnico? Senti di avere dei problemi insormontabili?
E’ il momento allora, secondo me, di affrontare la cosa in modo “laterale”, cercando di sollecitare un contatto diverso e più “amichevole” con la tua voce. Io lo dico sempre: prima di tutto stabilire un rapporto d’amicizia con la propria voce. Non considerla come qualcosa da plasmare e piegare alle nostre aspettative ma darle la possibilità di esprimersi al meglio senza sanzionarla, o addirittura bocciarla!!
Mi piacerebbe ascoltarti. Se non puoi venire di persona mandami un video.
Un abbraccio.
P.S: l’appoggio non ha niente a che fare con la spinta…la strada perché la voce salga agli acuti è darle il giusto spazio e il giusto alimento di fiato.
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