La voce faticosa
01/03/2021
Caro Stefano,
ho ascoltato la tua "Gelida manina"
Ovviamente sarò sincera, come sempre :)
In generale, la cosa che salta più all'"orecchio" è una emissione faticosa, non libera, un po' forzata.
Questo è perché è basata principalmente su quella che si definisce in gergo "fibra", cioè la pressione e uso dell'eccessivo dei muscoli laringei a discapito di ciò che rende la voce morbida e duttile: la risonanza libera. La risonanza libera si ottiene con la moltiplicazione del suono attraverso la ricerca degli armonici, ossia la ricerca di una "posizione del suono" che favorisca lo sviluppo di quelle componenti sonore che non derivano dalla spinta o dall'uso muscolare.
Tutto questo ha ovviamente una ricaduta importante sull'intonazione, non sempre perfetta, e con la sensazione che riceve l'ascoltatore (che probabilmente è la stessa che prova l'esecutore, ossia tu): scarsa naturalezza, eccessivo impegno muscolare, difficoltà negli acuti e la sensazione che le cose non vadano "Lisce" come si vorrebbe. Di conseguenza quindi anche una sorta di timore e sofferenza nel canto.
In due parole: studiando il canto a risonanza libera anche tutto il resto si metterà sulla giusta strada.
Scrivimi quando vuoi, possiamo anche vederci su skype o su zoom se può esserti utile.
Un saluto
Giulia
ho ascoltato la tua "Gelida manina"
Ovviamente sarò sincera, come sempre :)
In generale, la cosa che salta più all'"orecchio" è una emissione faticosa, non libera, un po' forzata.
Questo è perché è basata principalmente su quella che si definisce in gergo "fibra", cioè la pressione e uso dell'eccessivo dei muscoli laringei a discapito di ciò che rende la voce morbida e duttile: la risonanza libera. La risonanza libera si ottiene con la moltiplicazione del suono attraverso la ricerca degli armonici, ossia la ricerca di una "posizione del suono" che favorisca lo sviluppo di quelle componenti sonore che non derivano dalla spinta o dall'uso muscolare.
Tutto questo ha ovviamente una ricaduta importante sull'intonazione, non sempre perfetta, e con la sensazione che riceve l'ascoltatore (che probabilmente è la stessa che prova l'esecutore, ossia tu): scarsa naturalezza, eccessivo impegno muscolare, difficoltà negli acuti e la sensazione che le cose non vadano "Lisce" come si vorrebbe. Di conseguenza quindi anche una sorta di timore e sofferenza nel canto.
In due parole: studiando il canto a risonanza libera anche tutto il resto si metterà sulla giusta strada.
Scrivimi quando vuoi, possiamo anche vederci su skype o su zoom se può esserti utile.
Un saluto
Giulia
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