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La voce divisa in due...

07/10/2015
Salve..mi chiamo Federica e studio canto da circa 6 anni..Ora frequento l'ultimo anno di conservatorio. Le scrivo perché ho capito che lei è molto preparata e magari potrebbe darmi dei giusti consigli. Le racconto la mia storia. Partiamo dai primi anni di conservatorio in cui ho cominciato a studiare da soprano ,vista anche la giovane età non sono mai stata classificata inizialmente . Anche se sapevo poco del canto lirico la mia voce funzionava bene,era un po stridula ma secondo me ero sulla strada giusta. Una delle mie prime insegnanti mi aveva classificata come un " futuro" soprano drammatico ,addirittura parlava di falcon visto il mio timbro scuro però mi faceva studiare da lirico spinto,L unica pecca secondo me è che mi fece conoscere il petto creando così la crepa nel cosiddetto passaggio. Crepa che L anno successivo aumentó poichè lei fu trasferita e arrivó un nuovo maestro,che mi disse che secondo lui ero un mezzosoprano e quindi la voce di petto cominció a farsi sempre più potente e gli acuti più scuri e meno squillanti. Mi resi conto che qualcosa non andava e cominciai a farmi vedere anche da altri insegnanti tra cui un famoso mezzosoprano che mi fece subito notare che si stava creando una crepa nella mia voce,come quella delle cantanti anziane e che dovevo tornare sulla mia natura. Fatto sta che dopo quelle parole mi convinsi di più che stavo sbagliando tecnica e prima di cambiare maestro feci una visita dal foniatra il quale mi confermò che le mie corde vocali sono senza dubbio da soprano drammatico e che studiare da spinto ora sarebbe stata la cosa migliore. Questa estate non ho cantato per nulla e la pausa mi ha fatto molto bene. Sto proseguendo gli studi con una donna e mi ci trovo molto bene ma quando canto da sola a casa ho sempre difficoltà nella prima ottava non so dove puntare il suono e spesso se sbaglio sento fastidi alla gola. Sarà strano ma un giorno ho cantato tenendo la mano posizionata dietro la testa,precisamente nella parte posteriore della bocca e riuscivo a sentire L apertura esatta per cantare,forse dirò una cavolata ma quando lo faccio sento la voce nel punto giusto. Mi potrebbe dare qualche consiglio per sistemare la prima ottava e soprattutto le vocali "a" ed "o". La voce di petto mi ha rallentata molto Perch ho preso dei brutti vizi ed eliminarli è molto difficile . Ho degli acuti facilissimi è un volume assurdo ,il colore scuro e particolare ma se non sistemo la prima ottava credo tutto il resto sia inutile,la mia voce diventa inutile. Rispetto a prima è migliorata molto ma non posso stare 3 mesi in silenzio e poi cantare una settimana ,deve essere un ciclo continuo . Mi scusi per le troppe " chiacchiere " ,amo il canto e voglio che sia parte della mia vita,voglio arrivare nei teatri  più importanti e far conoscere al mondo la mia voce ..il verbo giusto sarebbe " vorrei" ma io mi sono messa in testa che devo conquistare i miei sogni .." Insisti e persisti,raggiungi e conquisti "..spero mi dedicherà un po del suo tempo.. La ringrazio 
GIULIA RISPONDE
Ciao Federica,
grazie per avermi scritto.
Voglio subito tranquillizzarti, il tuo problema non è così grave....
Infatti, pur spezzando la voce in due "tronconi", con lo "scalino" in mezzo,
a quanto dici hai conservato acuti facili e sonori.
Tutto sommato...è il male minore!
Mi spiego. Quasi sempre appesantendo il registro grave/centrale gli acuti ne
fanno le spese. L'irrobustimento forzato di queste zone della voce infatti ,
ottenuto però utilizzando il meccanismo della voce cosiddetta "di testa", fa
perdere alla voce la leggerezza e la "concentrazione" indispensabile a
cantare gli acuti. Se invece, paradossalmente, uso il registro di petto per
ottenere suoni corposi e forti nella tessitura medio-bassa, non vado a
influire sul meccanismo di testa con l'effetto collaterale però di avere la
voce divisa in due, proprio come è capitato a te.
E questo, è accettabile solo entro certi, ristretti limiti.  Ci sarebbero
due cose da fare a mio avviso:
1.) imparare a cantare anche i suoni centrali e gravi "di testa", cercando
un suono che forse inizialmente potrà essere leggero e poco sonoro, ma con
il tempo e con lo studio tecnicamente corretto, migliora e acquista la sua
dimensione. E' senz'altro la soluzione preferibile secondo me.
2) Imparare a "mascherare" il passaggio tra i due registri, cercando di non
far sentire lo stacco: per fare questo però il registro di petto va usato
con la giusta delicatezza e misura, preparando il passaggio molto prima e
con accortezza, evitando assolutamente di irrobustirlo, giacchè è già
robusto di natura. Io non sono per demonizzare il registro di petto se però
va usato con intelligenza e buon gusto.
Specie per le voci lirico-spinte o drammatiche è una risorsa importante.
Diverso è il discorso per le voci liriche o leggere, per le quali il
registro di petto è solo occasionale e riservato a particolari esigenze
espressive.
Tutto questo che ti ho detto è però...in generale. Mandami una tua
registrazione se vuoi un parere più preciso.

Un abbraccio
Giulia
 
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