Maledetta rigidità!
14/08/2011
Ciao giulia,
cercando una risposta ai miei problemi ho scoperto con gran piacere il tuo sito e ho pensato che forse tu potresti aiutarmi.
Studio canto lirico diciamo da 2 anni...ovvero sono 2 anni che sono in conservatorio ma il primo anno ho avuto per insegnante l'incompetenza in persona (rovina voci e per di più incapace lei stessa di cantare!!!) e quindi si faceva solo finta di cantare; naturalmente qualcosa di buono è stato fatto, ma davvero poco!!!
Passato l'anno c'è stato il cambio insegnante. La mia attuale insegnante è bravissima a cantare e soprattutto ha un buon metodo di insegnamento.
A parte questo, sarà che ho perso un anno tra pianti e poco canto e forse ho troppa fretta, ma ho un quesito: sono un soprano da definire...non ho ancora 20 anni e sono passata da una definizione di leggero a molto probabilmente lirico, ma per il timbro è ancora presto, va bene.
Ho una voce squillante, piena e non chiarissima, le note gravi molto buone, ho un buon suono di petto e mi hanno detto che sono molto forte e questo mi aiuterà negli acuti.
Il punto è che questa forza mi crea rigidità!!! Arrivo tranquillamene al fa# dove molto probabilmete ho il passaggio, dopodichè addirittura una nota frivola come il sol mi riesce difficile.Cioè i suoni ci sono ma escono fuori brutti suoni fissi, sarà forse la paura di steccare non lo so, ma questi acuti proprio non mi vengono, non vogliono vibrare e non sono pieni. Non ho gravi problemi di tecnica, sempre relativamente ai 2 anni (che poi sarebbero 6 mesi non contando la brutta esperienza in conservatorio!!), cioè la voce è fuori in maschera, non ingolo e la respirazione è decente, certo non perfetta, ma non è male (sempre a detta del mio insegnante!!) ma allora perchè questi acuti non vogliono uscire??è solo questione di tempo??e quanto??ti ringrazio anticipatamente!!!!
Lucia
ps:un 'ultima domanda...ma quanto possono essere attendibili i foniatri quando ti dicono il timbro??
Ciao Lucia,
allora, facciamo un po' di ordine...?
Inutile dirti, sicuramente lo sai già, gli acuti sono un "ostacolo" per tutti (o quasi) coloro che studiano il canto.
Allo stesso tempo rappresentano una meta ambitissima, affascinante, hanno un potere quasi magico.
Questo è normale, perchè oltre ad una stimolazione "neuro-fisica" notevole rappresentano anche "l'ignoto" ciò che non conosciamo, e quindi ci spaventa
ma ci attrae.
Ho fatto questa premessa perchè secondo me è importante sapere che la conquista di un acuto è spesso legata ad altri fattori: tu la chiami giustamente rigidità, ma non è solo una rigidità fisica, ha a che fare anche con altri aspetti della nostra personalità.
Andiamo però nel concreto:
1. Studi da due anni, di cui uno diciamo poco "redditizio". Alla fine, tu dici, sono sei mesi. Pochi. Pochi per capire che tipo di vocalità sia la tua. Ti consiglio più calma, e un po' di pazienza.
2. Gli acuti che non ti vengono. Mi hai dato molti indizi che fanno pensare ad una tecnica non corretta. Il primo è che sei passata da leggero a lirico (cioè la voce si è irrobustita e ha perso qualche nota in acuto?) Il secondo è che hai note gravi e di petto buone.
Tutto mi fa pensare che ti stia adagiando nella ricerca della pienezza del suono, del suo rafforzamento, del corpo della voce.
Penso sia questo il motivo principale per il quale non riesci a salire all'acuto.
L'acuto si approccia con leggerezza, con morbidezza, cantando sul fiato.
Non sono una maga....posso sbagliare..ma è un errore comune a molti giovani.
E' bello compiacersi della propria voce, ed è anche giusto...ma attenzione a non esagerare...
Ed è compito dell'insegnante accorgersi se si è imboccata questa insidiosa strada.
Per quanto riguarda i foniatri e il timbro: I foniatri (attenzione...sono pochi quelli davvero preparati sulla voce cantata) possono darti indicazioni precise sulla morfologia del tuo organo vocale. Questo può essere un grande aiuto per la classificazione di una voce.
Però il timbro, la "qualità" vocale, il repertorio e la specificità di ogni voce si definisce con lo studio.
Ci sono attitudini vocali e musicali che non si possono misurare scientificamente...
Spero di averti dato una mano
Un abbraccio
Giulia
cercando una risposta ai miei problemi ho scoperto con gran piacere il tuo sito e ho pensato che forse tu potresti aiutarmi.
Studio canto lirico diciamo da 2 anni...ovvero sono 2 anni che sono in conservatorio ma il primo anno ho avuto per insegnante l'incompetenza in persona (rovina voci e per di più incapace lei stessa di cantare!!!) e quindi si faceva solo finta di cantare; naturalmente qualcosa di buono è stato fatto, ma davvero poco!!!
Passato l'anno c'è stato il cambio insegnante. La mia attuale insegnante è bravissima a cantare e soprattutto ha un buon metodo di insegnamento.
A parte questo, sarà che ho perso un anno tra pianti e poco canto e forse ho troppa fretta, ma ho un quesito: sono un soprano da definire...non ho ancora 20 anni e sono passata da una definizione di leggero a molto probabilmente lirico, ma per il timbro è ancora presto, va bene.
Ho una voce squillante, piena e non chiarissima, le note gravi molto buone, ho un buon suono di petto e mi hanno detto che sono molto forte e questo mi aiuterà negli acuti.
Il punto è che questa forza mi crea rigidità!!! Arrivo tranquillamene al fa# dove molto probabilmete ho il passaggio, dopodichè addirittura una nota frivola come il sol mi riesce difficile.Cioè i suoni ci sono ma escono fuori brutti suoni fissi, sarà forse la paura di steccare non lo so, ma questi acuti proprio non mi vengono, non vogliono vibrare e non sono pieni. Non ho gravi problemi di tecnica, sempre relativamente ai 2 anni (che poi sarebbero 6 mesi non contando la brutta esperienza in conservatorio!!), cioè la voce è fuori in maschera, non ingolo e la respirazione è decente, certo non perfetta, ma non è male (sempre a detta del mio insegnante!!) ma allora perchè questi acuti non vogliono uscire??è solo questione di tempo??e quanto??ti ringrazio anticipatamente!!!!
Lucia
ps:un 'ultima domanda...ma quanto possono essere attendibili i foniatri quando ti dicono il timbro??
Ciao Lucia,
allora, facciamo un po' di ordine...?
Inutile dirti, sicuramente lo sai già, gli acuti sono un "ostacolo" per tutti (o quasi) coloro che studiano il canto.
Allo stesso tempo rappresentano una meta ambitissima, affascinante, hanno un potere quasi magico.
Questo è normale, perchè oltre ad una stimolazione "neuro-fisica" notevole rappresentano anche "l'ignoto" ciò che non conosciamo, e quindi ci spaventa
ma ci attrae.
Ho fatto questa premessa perchè secondo me è importante sapere che la conquista di un acuto è spesso legata ad altri fattori: tu la chiami giustamente rigidità, ma non è solo una rigidità fisica, ha a che fare anche con altri aspetti della nostra personalità.
Andiamo però nel concreto:
1. Studi da due anni, di cui uno diciamo poco "redditizio". Alla fine, tu dici, sono sei mesi. Pochi. Pochi per capire che tipo di vocalità sia la tua. Ti consiglio più calma, e un po' di pazienza.
2. Gli acuti che non ti vengono. Mi hai dato molti indizi che fanno pensare ad una tecnica non corretta. Il primo è che sei passata da leggero a lirico (cioè la voce si è irrobustita e ha perso qualche nota in acuto?) Il secondo è che hai note gravi e di petto buone.
Tutto mi fa pensare che ti stia adagiando nella ricerca della pienezza del suono, del suo rafforzamento, del corpo della voce.
Penso sia questo il motivo principale per il quale non riesci a salire all'acuto.
L'acuto si approccia con leggerezza, con morbidezza, cantando sul fiato.
Non sono una maga....posso sbagliare..ma è un errore comune a molti giovani.
E' bello compiacersi della propria voce, ed è anche giusto...ma attenzione a non esagerare...
Ed è compito dell'insegnante accorgersi se si è imboccata questa insidiosa strada.
Per quanto riguarda i foniatri e il timbro: I foniatri (attenzione...sono pochi quelli davvero preparati sulla voce cantata) possono darti indicazioni precise sulla morfologia del tuo organo vocale. Questo può essere un grande aiuto per la classificazione di una voce.
Però il timbro, la "qualità" vocale, il repertorio e la specificità di ogni voce si definisce con lo studio.
Ci sono attitudini vocali e musicali che non si possono misurare scientificamente...
Spero di averti dato una mano
Un abbraccio
Giulia
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