Il falsetto maschile
Riguardo l'emotività, è un aspetto che coinvolge il canto più d'ogni altra espressione artistica.
Niente come il respiro e la voce sono legati all'emozione.
Molti detti sono basati su questa correlazione : uno per tutti, avere "un nodo in gola" ti dice qualcosa?
Sul "controllo" dell'emotività, o meglio sulla sua "normalizzazione" si può lavorare, agendo su più fronti.
Uno: cercare di scovare "senza pietà" le proprie insicurezze. Compito non sempre facile spesso arduo se fatto da soli.
Due: acquisire fiducia nei propri mezzi. Una solida preparazione tecnica è un'ottima sponda per diminuire l'ansia da esibizione..
Tre: cercare di esibirsi il più possibile. Anche l'abitudine fa la sua parte. Se canti spesso alla fine ti sembrerà una cosa normale..
Sul cambio di registro bisogna intendersi. Cosa intendi per falsetto????
Intendi il passaggio da voce piena a voce cosiddetta "di testa"?
Per non sentire lo "scalino" nel cambio il passaggio va preparato, adeguando sia le cavità di risonanza che il palato molle.
E' un argomento molto trattato, ne ho scritto diverse volte anch'io.
Riscrivimi se vuoi, mi farà piacere risponderti.
Grazie Giulia dei tuoi consigli cercherò di metterli in pratica. Per quanto riguarda il falsetto credo proprio sia un sinonimo di cantare di testa ma essendo io veramente uno che non ha mai assolutamente studiato canto non ne sono sicuro peró posso farti come esempio quando si canta cercando di fare la voce del solista dei cugini di campagna. Scusa l'esempio ma sono proprio inesperto ma ti assicuro con tanto amore per il canto. Continuo a essere sorpreso piacevolmente per la tua risposta perché veramente non ci speravo piu.
Grazie un abbraccio.
Ciao Andrea,
la voce di testa è una cosa, il falsetto che hai portato ad esempio è tutta un'altra.
Alcuni uomini (detti sopranisti) riescono ad usare quel particolare timbro , mentre tutti possono cantare "di testa" ossia effettuando il passaggio di registro.
Cantare di testa non cambia la voce, solo alcune sue qualità relative alla risonanza e alla "forza".
Mi chiedo perchè mai ti trovi a dover usare" il timbro femminile", forse lo usi istintivamente quando senti che la voce non va più verso l'acuto?
In questo caso forse, dovresti confrontarti con un insegnante che ti dimostri nella pratica la questione.
Giulia hai colto in pieno il falsetto da me inteso è proprio quello. Lo devo usare per forza altrimenti è impossibile per me ma ritengo anche per tutti quelli che cantano da tenori nei cori maschili andare a prendere certe note che spesso arrivano al do e anche al re sopra il pentagramma considerato anche che sovente si canta quasi sottovoce per cui è ancora piú difficile a voce piena raggiungerle. So che dai professionisti del canto i cori a voci maschili non sono molto amati e anche poco conosciuti per cui scusa ancora il mio modo di esprimere i concetti.
Grazie ancora sei veramente fantastica.
Un abbraccio.
Adesso ho capito.
Prova a fare così: anticipa il "passaggio" alla voce in falsetto quando vai verso l'acuto e posticipalo quando vai verso il grave..
Cioè quando sei in una frase che passa da un registro all'altro evita il passaggio brusco, ossia canta in falsetto qualche nota prima (che avresti cantato a voce piena)
Allenati nei vocalizzi.
Fai una scala (mettiamo di 8 suoni da Do a Do)
Esempio: se devi passare in falsetto sul sol anticipa il passaggio al mi.
Ti verrà più facile nella scala discendente.
Cioè quando passi dall'acuto al grave mantieni la posizione di falsetto fino a note medio-alte e poi, quando passi, alleggerisci la nota di passaggio e non appesantire le note immediatamente successive
Fammi sapere.
Un abbraccio
Giulia