Diaframma e dintorni
08/07/2011
Cara Giulia,
davvero complimenti per il tuo stimolante sito!
Mi chiamo Antonella, e canto ormai da diversi anni; ultimamente sto facendo alcune riflessioni su dei temi importanti del canto, mettendo a confronto vari metodi, e vorrei la tua opinione.
Innanzitutto, per quanto riguarda il sostegno del diaframma, secondo te si dovrebbero coinvolgere anche i muscoli della parete pelvica ( quelli di "quando si trattiene la pipì",come mi è stato detto), o solamente gli addominali più bassi? Usando gli addominali alti, invece, non si rischia di Irrigidire il diaframma?
La seconda questione, invece, riguarda il vibrato: da dove deriva? Da una vibrazione del diaframma o della laringe, oppure di entrambe? E' possibile svilupparlo nel canto moderno? Se sì, ci sono degli esercizi o vocalizzi particolari?
Grazie della tua disponibilità.
Antonella
Cara Antonella,
prima di tutto voglio dirti che hai intrapreso la via giusta per diventare una cantante consapevole: mettere metodi a confronto e riflettere sul canto è il modo migliore per trovare una propria strada e imparare a cantare. Continua così!
Riguardo il diaframma:
ci sono diverse "scuole di pensiero".
Purtroppo (o forse per fortuna) in tutte le scuole c'è un po' di verità.
"Anticamente" si faceva "spingere" in basso, circolano racconti (reali) su molti insegnanti che facevano mettere una cintura stretta a vita bassa e molti altri che invitavano a spingere come per defecare(!), e poi anche il contrario di tutto questo.
Devo innanzitutto precisare che il diaframma è un muscolo semi-involontario che si abbassa per effetto del riempimento d'aria dei polmoni e che torna su per il loro sgonfiamento.
Personalmente non parlo mai del diaframma quanto dei muscoli che devono opporsi volontariamente al naturale sgonfiamento dei polmoni per controllarne il flusso.
Cioè si devono allenare quei muscoli che ti consentono di poter controllare il flusso d'aria che altrimenti uscirebbe casualmente, o indifferenziatamente.
Direi che il diaframma è solo un punto di riferimento per verificare la capacità inspiratoria/espiratoria, il volume d'aria presente, che nei cantanti è molto maggiore che in chi non canta.
La parte bassa di deve "sentire" per verificare che i polmoni siano ben pieni. Se "senti" la parte bassa hai aria dentro.
La fascia muscolare laterale è quella deputata al controllo del rilascio dell'aria (muscoli antagonisti che si oppongono al naturale sgnofiamento).
La parte alta si usa, eccome, quando c'è bisogno di un impulso d'aria, per esempio su un attacco acuto, o un recitativo concitato e tutte quelle volte che il suono deve essere particolarmente incisivo.
Osserva i cantanti professionisti (bravi) che tipo di muscolatura hanno sviluppato (e anche le gustose caricature d'epoca) e noterai che è sempre una espansione della parte medio alta dell'addome.
In sostanza, tutta la muscolatura addominale è coinvolta nel canto, a seconda del momento.
Sul vibrato ho già scritto.
Il diaframma non c'entra niente. E' un movimento molto piccolo della laringe, non volontario.
Non si impara, viene da sè, è necessario per un funzionale uso della laringe che altrimenti sarebbe sottoposta a sforzo , ed è tipico e imprenscindibile dall'impostazione lirica.
E' un meccanismo che consente alla voce di trovare il giusto equilibrio "atletico", senza stancarsi. Il suono, vibrando, trova il perfetto modo di esistere. Vibrare significa alternare in maniera impercettibile "tensione" e "riposo" nella laringe.
Nel canto "moderno" è tutt'altro discorso. Sostanzialmente, nelle voci bene impostate, e solo in un certo tipo di canto "moderno" ha la stessa origine.
Il discorso va differenziato a seconda dei generi.
Spero di averti dato qualche spunto
A presto e buon studio!
Giulia
davvero complimenti per il tuo stimolante sito!
Mi chiamo Antonella, e canto ormai da diversi anni; ultimamente sto facendo alcune riflessioni su dei temi importanti del canto, mettendo a confronto vari metodi, e vorrei la tua opinione.
Innanzitutto, per quanto riguarda il sostegno del diaframma, secondo te si dovrebbero coinvolgere anche i muscoli della parete pelvica ( quelli di "quando si trattiene la pipì",come mi è stato detto), o solamente gli addominali più bassi? Usando gli addominali alti, invece, non si rischia di Irrigidire il diaframma?
La seconda questione, invece, riguarda il vibrato: da dove deriva? Da una vibrazione del diaframma o della laringe, oppure di entrambe? E' possibile svilupparlo nel canto moderno? Se sì, ci sono degli esercizi o vocalizzi particolari?
Grazie della tua disponibilità.
Antonella
Cara Antonella,
prima di tutto voglio dirti che hai intrapreso la via giusta per diventare una cantante consapevole: mettere metodi a confronto e riflettere sul canto è il modo migliore per trovare una propria strada e imparare a cantare. Continua così!
Riguardo il diaframma:
ci sono diverse "scuole di pensiero".
Purtroppo (o forse per fortuna) in tutte le scuole c'è un po' di verità.
"Anticamente" si faceva "spingere" in basso, circolano racconti (reali) su molti insegnanti che facevano mettere una cintura stretta a vita bassa e molti altri che invitavano a spingere come per defecare(!), e poi anche il contrario di tutto questo.
Devo innanzitutto precisare che il diaframma è un muscolo semi-involontario che si abbassa per effetto del riempimento d'aria dei polmoni e che torna su per il loro sgonfiamento.
Personalmente non parlo mai del diaframma quanto dei muscoli che devono opporsi volontariamente al naturale sgonfiamento dei polmoni per controllarne il flusso.
Cioè si devono allenare quei muscoli che ti consentono di poter controllare il flusso d'aria che altrimenti uscirebbe casualmente, o indifferenziatamente.
Direi che il diaframma è solo un punto di riferimento per verificare la capacità inspiratoria/espiratoria, il volume d'aria presente, che nei cantanti è molto maggiore che in chi non canta.
La parte bassa di deve "sentire" per verificare che i polmoni siano ben pieni. Se "senti" la parte bassa hai aria dentro.
La fascia muscolare laterale è quella deputata al controllo del rilascio dell'aria (muscoli antagonisti che si oppongono al naturale sgnofiamento).
La parte alta si usa, eccome, quando c'è bisogno di un impulso d'aria, per esempio su un attacco acuto, o un recitativo concitato e tutte quelle volte che il suono deve essere particolarmente incisivo.
Osserva i cantanti professionisti (bravi) che tipo di muscolatura hanno sviluppato (e anche le gustose caricature d'epoca) e noterai che è sempre una espansione della parte medio alta dell'addome.
In sostanza, tutta la muscolatura addominale è coinvolta nel canto, a seconda del momento.
Sul vibrato ho già scritto.
Il diaframma non c'entra niente. E' un movimento molto piccolo della laringe, non volontario.
Non si impara, viene da sè, è necessario per un funzionale uso della laringe che altrimenti sarebbe sottoposta a sforzo , ed è tipico e imprenscindibile dall'impostazione lirica.
E' un meccanismo che consente alla voce di trovare il giusto equilibrio "atletico", senza stancarsi. Il suono, vibrando, trova il perfetto modo di esistere. Vibrare significa alternare in maniera impercettibile "tensione" e "riposo" nella laringe.
Nel canto "moderno" è tutt'altro discorso. Sostanzialmente, nelle voci bene impostate, e solo in un certo tipo di canto "moderno" ha la stessa origine.
Il discorso va differenziato a seconda dei generi.
Spero di averti dato qualche spunto
A presto e buon studio!
Giulia
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