Di "petto" o di "testa"?
21/07/2011
Ciao Giulia, studio canto da circa 10 anni, sono un mezzosoprano leggero. Per quanto riguarda le note basse, ho sempre avuto un dilemma: di petto o di testa ?
Attualmente credo di aver raggiunto un giusto compromesso (di testa dal do centrale in su, di petto le note sotto), vedo però che con la mia insegnante, che è un soprano lirico leggero e con la quale studio da quasi un anno, faccio molta fatica a capirmi. Ho notato che tutti i soprano lirico-leggeri o leggeri, e anche alcuni insegnanti maschi, sembrano ignorare l'esistenza della voce di petto e di quella di testa, per cui quando gli mostro le due diverse possibilità di affrontare le note basse, non capiscono che cosa faccio.
Che esperienza hai su questo argomento ?
Ciao e grazie !
Luciana
Carissima Luciana,
quello che dici mi stupisce un po': tutti sanno cosa significa cantare le note definite (un po' imprecisamente) di petto e la maggior parte dei cantanti usa questo registro almeno saltuariamente.
Uno dei mezzosoprani più conosciuti degli ultimi tempi, Agnes Baltsa, ne fa un uso direi eccessivo ma efficace.
Tra le voci drammatiche è un registro molto diffuso (Callas compresa).
Diverso è il discorso per i soprani leggeri o lirico leggeri che tendono ad evitare l'uso del registro cosiddetto di petto perchè la voce assume connotazioni più scure che poco si addicono alla loro vocalità, e che raramente "scendono" fino a note molto basse.
L'ideale sarebbe mantenere tutta la gamma omogenea evitando di usare il registro di petto per rinforzare le note basse (come fai tu, credo) : suona un po' come una scorciatoia!
Le note basse (poi se sei mezzosoprano a maggior ragione) le devi avere nel registro delle altre, riservandoti "il petto" per note molto basse o per effetti drammatici o nel "parlato".
In genere le cantanti un po' in avanti negli anni fanno ricorso alle note di petto perchè non sono più in grado di sostenere la voce adeguatamente.
Quindi direi che devi lavorare su di un unico registro fino almeno al sol-fa sotto il do centrale e non "spezzare" la voce in due tronconi.
Scrivimi ancora se non sono stata abbastanza chiara.
A presto
Giulia
Grazie della tua precedente risposta.
Sei stata molto chiara.
Considera che sono un mezzosoprano leggero, che la nota più bassa del mio repertorio è il sol grave. Io riesco a vocalizzare fino al sol basso con la voce di testa, però quando canto un'aria in un'audizione mi sembra che le note sotto il do centrale siano tutte debolissime, per questo a volte ricorro al petto.
Pensi che con lo studio si possano rinforzare queste note pur facendole con il registro di testa ?
Ciao e grazie !
Certamente si! Con la tecnica corretta si possono "acquisire" le note basse.
Io ne sono un esempio. Per me era problematico perfino un do centrale, con lo studio sono arrivata a cantare il la sotto, pieno e sonoro, senza usare il petto.
Bisogna non cedere alla tentazione di ottenere il suono più facilmente cambiando registro.
Capisco pure che l'emozione a volte impedisce di essere lucidi e concentrati al 100%.
Buon studio!
Giulia
Attualmente credo di aver raggiunto un giusto compromesso (di testa dal do centrale in su, di petto le note sotto), vedo però che con la mia insegnante, che è un soprano lirico leggero e con la quale studio da quasi un anno, faccio molta fatica a capirmi. Ho notato che tutti i soprano lirico-leggeri o leggeri, e anche alcuni insegnanti maschi, sembrano ignorare l'esistenza della voce di petto e di quella di testa, per cui quando gli mostro le due diverse possibilità di affrontare le note basse, non capiscono che cosa faccio.
Che esperienza hai su questo argomento ?
Ciao e grazie !
Luciana
Carissima Luciana,
quello che dici mi stupisce un po': tutti sanno cosa significa cantare le note definite (un po' imprecisamente) di petto e la maggior parte dei cantanti usa questo registro almeno saltuariamente.
Uno dei mezzosoprani più conosciuti degli ultimi tempi, Agnes Baltsa, ne fa un uso direi eccessivo ma efficace.
Tra le voci drammatiche è un registro molto diffuso (Callas compresa).
Diverso è il discorso per i soprani leggeri o lirico leggeri che tendono ad evitare l'uso del registro cosiddetto di petto perchè la voce assume connotazioni più scure che poco si addicono alla loro vocalità, e che raramente "scendono" fino a note molto basse.
L'ideale sarebbe mantenere tutta la gamma omogenea evitando di usare il registro di petto per rinforzare le note basse (come fai tu, credo) : suona un po' come una scorciatoia!
Le note basse (poi se sei mezzosoprano a maggior ragione) le devi avere nel registro delle altre, riservandoti "il petto" per note molto basse o per effetti drammatici o nel "parlato".
In genere le cantanti un po' in avanti negli anni fanno ricorso alle note di petto perchè non sono più in grado di sostenere la voce adeguatamente.
Quindi direi che devi lavorare su di un unico registro fino almeno al sol-fa sotto il do centrale e non "spezzare" la voce in due tronconi.
Scrivimi ancora se non sono stata abbastanza chiara.
A presto
Giulia
Grazie della tua precedente risposta.
Sei stata molto chiara.
Considera che sono un mezzosoprano leggero, che la nota più bassa del mio repertorio è il sol grave. Io riesco a vocalizzare fino al sol basso con la voce di testa, però quando canto un'aria in un'audizione mi sembra che le note sotto il do centrale siano tutte debolissime, per questo a volte ricorro al petto.
Pensi che con lo studio si possano rinforzare queste note pur facendole con il registro di testa ?
Ciao e grazie !
Certamente si! Con la tecnica corretta si possono "acquisire" le note basse.
Io ne sono un esempio. Per me era problematico perfino un do centrale, con lo studio sono arrivata a cantare il la sotto, pieno e sonoro, senza usare il petto.
Bisogna non cedere alla tentazione di ottenere il suono più facilmente cambiando registro.
Capisco pure che l'emozione a volte impedisce di essere lucidi e concentrati al 100%.
Buon studio!
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