Curiosità sul percorso del canto
18/02/2014
Buongiorno Giulia
da poco più di un anno studio canto lirico in registro da tenore; naturalmente il registro è stato valutato dal mio insegnante.
A distanza di un anno volevo chiederti questo: è normale che non riesca a fare un SI naturale? Ovvero, capisco che sia normale che non faccia un SI alla Kraus, ma quello che intendo è che non riesco quasi mai ad arrivarci, nemmeno starnazzando.
Il mio insegnante dice che è normale che io non riesca ancora a salire in voce piena, ma ogni tanto mi sorge il dubbio di non essere un tenore... il maestro continua a dirmi che ci vogliono anni di studio, questo lo capisco, ma il riuscire a salire (anche male) non dovrebbe essere una cosa "naturale"?
Ho un suono molto grosso nella zona centrale, anche se effettivamente sotto un do2 non riesco più a scendere; a volte mi viene il sospetto di essere un baritono
Tu cosa ne pensi?
Mi piacerebbe avere un esperienza di una persona che ha studiato canto da tenore per capire com'è stata la sua evoluzione.
Grazie mille
Caro Andrea,
chiedersi cosa è "normale" nel canto è inutile... se c'è una disciplina dove ogni percorso di studio è un discorso a sè, questa è proprio il canto.
Così come non esistono due esseri umani uguali, non esistono due voci uguali. Ed è anche questo il motivo della difficoltà di classificare le voci.
Voler classificare o catalogare tutte le sfumature e i timbri vocali (come qualcuno ha tentato di fare) è praticamente impossibile.
Per questo motivo, ad esempio, tra i soprani esistono le categorie: drammatico, drammatico di agilità, lirico, lirico puro, lirico spinto, lirico leggero, leggero, coloratura, Falcon...
La classificazione vocale può essere utile per scegliere il repertorio, allo stesso tempo è anche il repertorio che dà indicazioni sulla propria tipologia vocale.
Mi chiedi se un tenore non debba salire fino al SI naturale: in genere si, certo.
Nel caso di uno studente come te, che si dedica solamente da un anno allo studio, è indicato avere pazienza e lasciare che la voce, ben guidata, abbia il tempo di "organizzarsi" ed esplorare le sue potenzialità.
Esistono voci per definizione acute (tenori, soprani) che hanno difficoltà sugli acuti e voci per definizione più gravi che invece problemi in quella zona della voce non ne hanno.
Il punto è invece "il centro" della voce, intendendo per centro l'asse di gravità intorno al quale la voce ruota meglio. Lì si definisce la vocalità. L'estensione è solo uno dei parametri da tenere in considerazione, e spesso non è il più importante.
Se la cosa può esserti di conforto, l'oscillazione tenore/baritono tra le voci maschili è molto comune.
Grandi cantanti come Placido Domingo, Francesco Anile (l'intervista a quest'ultimo http://www.cantarelopera.com/le-rubriche/le-interviste-dettaglio/intervista-a-francesco-anile.php) hanno cambiato "in corsa".
Non ti affezionare troppo ai tuoi suoni... con il tempo osserverai l'evoluzione della tua vocalità. E ascolta sempre le tue sensazioni, il tuo istinto.
La natura va rispettata.
Un abbraccio
Giulia
da poco più di un anno studio canto lirico in registro da tenore; naturalmente il registro è stato valutato dal mio insegnante.
A distanza di un anno volevo chiederti questo: è normale che non riesca a fare un SI naturale? Ovvero, capisco che sia normale che non faccia un SI alla Kraus, ma quello che intendo è che non riesco quasi mai ad arrivarci, nemmeno starnazzando.
Il mio insegnante dice che è normale che io non riesca ancora a salire in voce piena, ma ogni tanto mi sorge il dubbio di non essere un tenore... il maestro continua a dirmi che ci vogliono anni di studio, questo lo capisco, ma il riuscire a salire (anche male) non dovrebbe essere una cosa "naturale"?
Ho un suono molto grosso nella zona centrale, anche se effettivamente sotto un do2 non riesco più a scendere; a volte mi viene il sospetto di essere un baritono
Tu cosa ne pensi?
Mi piacerebbe avere un esperienza di una persona che ha studiato canto da tenore per capire com'è stata la sua evoluzione.
Grazie mille
Caro Andrea,
chiedersi cosa è "normale" nel canto è inutile... se c'è una disciplina dove ogni percorso di studio è un discorso a sè, questa è proprio il canto.
Così come non esistono due esseri umani uguali, non esistono due voci uguali. Ed è anche questo il motivo della difficoltà di classificare le voci.
Voler classificare o catalogare tutte le sfumature e i timbri vocali (come qualcuno ha tentato di fare) è praticamente impossibile.
Per questo motivo, ad esempio, tra i soprani esistono le categorie: drammatico, drammatico di agilità, lirico, lirico puro, lirico spinto, lirico leggero, leggero, coloratura, Falcon...
La classificazione vocale può essere utile per scegliere il repertorio, allo stesso tempo è anche il repertorio che dà indicazioni sulla propria tipologia vocale.
Mi chiedi se un tenore non debba salire fino al SI naturale: in genere si, certo.
Nel caso di uno studente come te, che si dedica solamente da un anno allo studio, è indicato avere pazienza e lasciare che la voce, ben guidata, abbia il tempo di "organizzarsi" ed esplorare le sue potenzialità.
Esistono voci per definizione acute (tenori, soprani) che hanno difficoltà sugli acuti e voci per definizione più gravi che invece problemi in quella zona della voce non ne hanno.
Il punto è invece "il centro" della voce, intendendo per centro l'asse di gravità intorno al quale la voce ruota meglio. Lì si definisce la vocalità. L'estensione è solo uno dei parametri da tenere in considerazione, e spesso non è il più importante.
Se la cosa può esserti di conforto, l'oscillazione tenore/baritono tra le voci maschili è molto comune.
Grandi cantanti come Placido Domingo, Francesco Anile (l'intervista a quest'ultimo http://www.cantarelopera.com/le-rubriche/le-interviste-dettaglio/intervista-a-francesco-anile.php) hanno cambiato "in corsa".
Non ti affezionare troppo ai tuoi suoni... con il tempo osserverai l'evoluzione della tua vocalità. E ascolta sempre le tue sensazioni, il tuo istinto.
La natura va rispettata.
Un abbraccio
Giulia
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