News | anno 2014
Gabriella Minarini: Giuseppe Verdi e “L'allestimento di Attila al Teatro la Fenice - Venezia 17 marzo 1846”
lunedì 07
apr
2014
Scrupolosità, dedizione e ricerca documentata sono caratteristiche fondamentali di un lavoro scientifico.
La passione di una vita è un valore aggiunto, e l’amore per Verdi e la sua opera rende quella di Gabriella Minarini un lavoro unico nel suo genere, utile e fruibile sia da specialisti che da amatori.
La passione di una vita è un valore aggiunto, e l’amore per Verdi e la sua opera rende quella di Gabriella Minarini un lavoro unico nel suo genere, utile e fruibile sia da specialisti che da amatori.
Questo saggio indaga attorno all’allestimento dell’Attila di Giuseppe Verdi per il Gran Teatro la Fenice, consentendo di meglio conoscere tutto quanto – circostanze, persone, interessi– ha concorso dopo Ernani, sua prima opera per questo teatro, a riportare il Maestro nella città lagunare.
Un lungo lavoro di ricerca iniziato dall’Archivio Storico del Teatro la Fenice, che conserva ‘carte’ importanti, documenti che risalgono alla progettazione e costruzione della ‘fabbrica selviana’; una cattedrale della memoria da cui è emersa una notevole serie di documenti relativi al periodo 1842-1846. Le altre ricognizioni compiute – nel fondo Lanari della Biblioteca Nazionale di Firenze, alla Bertoliana di Vicenza, nell’archivio Ricordi di Milano e alla Biblioteca Nazionale di Napoli – hanno dato esiti sorprendenti. Si vedano i 108 documenti ritrovati, – di cui sessantasei inediti – citati e documentati nel saggio, che mi hanno suggerito una possibile via per scrivere sull’Attila, dell’Attila e ‘intorno’ all’Attila. Ma, con la consapevolezza che il teatro è fatto da uomini e gli uomini lasciano tracce, l’allestimento dell’Attila risulta inserito in un quadro più vasto, che disegna tutto quanto ruota intorno alla produzione e all’allestimento di un’opera, agli uomini e le altre forze in campo: dagli artisti sommi ai più umili operatori del settore; al Teatro e le sue consuetudini; agli operatori economici e alle ferree leggi a cui erano sottoposti.
Così è nato un testo che racconta delle speranze, dei desideri di tanti personaggi legati più spesso a grandi delusioni che al successo: un’ umanità profonda che in questo mondo di finzione aveva ancora un grande peso. Il volume risulta così suddiviso: I. Verdi e il suo tempo nella corrispondenza (1839-1846) – II. Verdi, Lanari e La Fenice (1829 -1850) – III. Attila in scena a La Fenice – Venezia 17 marzo 1846.
Giuseppe Verdi e “L'allestimento di Attila al Teatro la Fenice - Venezia 17 marzo 1846”
Autore: Gabriella Minarini
edizioni Cooperativa Firenze 2000
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