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Forum: Studiare in Conservatorio
Limiti di età per l'ammissione al triennio


LadyOscar

 

discussione iniziata il:  29/01/2012 12:40

Salve,
vorrei sapere qual è il limite di età per accedere al triennio  del nuovo ordinamente (pianoforte). Vorrei sapere inoltre se tale limite varia a seconda delle discipline strumentali, se è uguale per tutti i Conservatori, o se nel caso bisogna rivolgersi al conservatorio prescelto.
Inoltre vorrei sapere se ci si può iscrivere in un qualsiasi conservatorio oppure è necessario iscriversi a quello della propria città (io sono di Napoli).
Grazie mille per la disponibilità!!
Lady

 


Chiarastella Onorati

 

risposta inviata il:  29/01/2012 15:21

Cara Lady, come per tutti gli studi universitari, non c'è limite di età per l'iscrizione al Triennio in Conservatorio. Ovviamente c'è un esame di ammissione con un programma ben preciso che varia da Conservatorio a Conservatorio e c'è da tenere conto che maggiore è l'età, minore può essere la capacità strumentale, o vocale, per cui ci si può anche iscrivere a quarant'anni, ma bisogna tenere conto che con l'avanzare dell'età le capacità relative all'agilità, soprattutto se non si è studiato con regolarità o se si è lasciato lo strumento da qualche anno, diminuiscono progressivamente.
Non mi risulta che qualche Conservatorio abbia posto limiti di età, ma non credo neanche che ciò sia possibile. Sicuramente le posso invece dire che lei può chiedere di iscriversi in qualsiasi Conservatorio d'Italia.
Anche se non sono stati "classificati" come Università a tutti gli effetti, i Conservatori fanno parte dell'Alta Formazione, di cui le Università fanno parte. I titoli di studio stanno ottenendo, proprio in questi giorni, l'equipollenza alle Lauree umanistiche di I e II LIvello, come indicato dalla Legge 508/99.
Se ha quindi intenzione di chiedere l'iscrizione al Triennio in Conservatorio, le consiglio di collegarsi con i siti web dei Conservatori e consultare i vari Piani di studio e i programmi per gli esami di ammissione.
Le faccio molti aguri per i suoi studi futuri e la saluto cordialmente
C.O.

 


LadyOscar

 

risposta inviata il:  30/01/2012 08:45

:: Scritto da Chiarastella Onorati ::

Anche se non sono stati "classificati" come Università a tutti gli effetti, i Conservatori fanno parte dell'Alta Formazione, di cui le Università fanno parte. I titoli di studio stanno ottenendo, proprio in questi giorni, l'equipollenza alle Lauree umanistiche di I e II LIvello, come indicato dalla Legge 508/99.
 

Grazie!
Potrebbe cortesemente spiegarmi meglio il punto quotato?

 


Chiarastella Onorati

 

risposta inviata il:  30/01/2012 10:32

:: Scritto da LadyOscar ::

:: Scritto da Chiarastella Onorati ::

Anche se non sono stati "classificati" come Università a tutti gli effetti, i Conservatori fanno parte dell'Alta Formazione, di cui le Università fanno parte. I titoli di studio stanno ottenendo, proprio in questi giorni, l'equipollenza alle Lauree umanistiche di I e II LIvello, come indicato dalla Legge 508/99.
 

Grazie!
Potrebbe cortesemente spiegarmi meglio il punto quotato?

Mi riferisco al ddl 1693, già approvato lo scorso 30 novembre al Senato ed in questi giorni in discussione alla Camera. Tra i contenuti le cose più importanti sono:
 
1) l’equipollenza dei diplomi accademici di I e II livello alle lauree umanistiche, rispettivamente triennali e magistrali;
2) l’equipollenza dei diplomi di vecchio ordinamento ai diplomi accademici di II livello, e dunque alle lauree magistrali;
3) l’istituzione del Consiglio Nazionale degli Studenti di Accademie e Conservatori (CNSAC), analogo al Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (CNSU);
4) la messa ad ordinamento dei corsi accademici biennali di II livello, tuttora sperimentali;
5) la possibilità di ammettere alla frequenza del Conservatorio i talenti precoci iscritti presso le scuole medie ad indirizzo musicale o presso i licei musicali;
6) l’istituzione dei Politecnici delle Arti.
 
La Legge 508/99 già prevedeva, per i titoli rilasciati con i nuovi Ordinamenti, il valore di laurea spendibile in pubblici concorsi,  mediante l’emanazione di un DPCM (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri), che in 12 anni non è mai stato fatto. Ora, con l’approvazione (speriamo in breve tempo, i lavori alla Camera sono iniziati nei giorni scorsi) di questa nuova Legge, si appianeranno tutti gli ostacoli che finora qualche volta hanno incontrato i possessori dei nuovi titoli di studio.

 
 

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