Giulia
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discussione iniziata il: 23/10/2011 09:49 |
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Quello con il mio maestro era un rapporto di grande fiducia, quasi cieca direi. Ma col passare degli anni i problemi non venivano risolti.
Credo sia possibile migliorare il rapporto con il proprio insegnante nel modo più drastico, ovvero: cambiare maestro. Secondo me l’aspetto più importante e forse più complicato è capire i limiti del proprio insegnante e se sia giusto o meno cantare in un determinato modo. Il mio docente non era consapevole della naturalezza della voce, anche perché è stato un grande cantante con una natura eccezionale. Mi faceva sempre enormi complimenti sulla qualità della mia voce, ma le lezioni col passare degli anni diventavano monotone e ripetitive. Era più il tempo che parlava d’altro pittosto che vocalizzare e questo perché non aveva più nulla da insegnarmi.
Cambiare maestro è stato duro per me, proprio perché avevo un ottimo rapporto con lui. E' stato per me un distacco traumatico, ma necessario per capire dove stavo sbagliando e per riuscire progredire.
Ma ora sono molto contento, ho trovato un bravissimo maestro e sono molto soddisfatto: oltre a sapere quali sono i margini di miglioramento, so come studiare per ottenere ciò che mi manca.
Forse un consiglio che vorrei dare a chi intraprende questa difficile professione è di farlo solo se si conoscono i meccanismi che ci permettono di cantare veramente bene. Un vero maestro di canto, un maestro moderno intendo, non può più limitarsi a dare spiegazioni vaghe o poco chiare su come funziona “questa macchina”. I concetti della scuola antica, ossia pensare di portare il suono avanti, tenere la gola aperta come se si pensasse ad uno sbadiglio, cantare sul fiato, non hanno più alcun senso, secondo me, se non sono coadiuvati da una conoscenza meccanico-funzionale, scientifica e quindi moderna del canto. Penso che ad oggi il canto non sia più un mistero, ma possiamo veramente “vedere” ciò che cantiamo.
Ho letto l’intervista al Maestro Juvarra. La ritengo una grandissima lezione di canto. Quello che dice rispecchia perfettamente ciò che cercavo in un docente di canto e che finalmente ho trovato: la “naturalezza”. |