GIANNI SCHICCHI di Giacomo Puccini - Trama, Libretto, Opera completa e Personaggi
Lauretta (sua figlia) soprano ù
Zita (detta La vecchia, cugina di Buoso) contralto
Rinuccio (Nipote di Zita) tenore
Gherardo (nipote di Buoso) tenore
Nella (sua moglie) soprano
Gherardino (loro figlio) contralto
Betto di Signa (cognato di Buoso) basso
Simone (cugino di Buoso) basso
Marco (suo figlio) baritono
La Ciesca (moglie di Marco) mezzo-soprano
Maestro Spinelloccio (medico) basso
Ser Amantio di Nicolao (notaio) baritono
Pinellino (calzolaio) basso
Guccio (tintore) basso
Inizialmente, Schicchi si rifiuta di aiutarli, risentito dal loro atteggiamento altezzoso. Essi appartengono alla nobile aristocrazia fiorentina e disprezzano lui, uomo proveniente dalla classe emergente dei “gente nova”. Tuttavia, le suppliche di sua figlia Lauretta – espressa nella famosa romanza «O mio babbino caro» – lo convincono a riconsiderare. Lauretta è innamorata di Rinuccio, giovane nipote di Buoso Donati, e Schicchi decide di agire per amore della figlia, ideando un piano geniale che finirà per trasformarsi in un beffardo colpo di scena.
Poiché la notizia della morte di Buoso non si è ancora diffusa, Schicchi ordina di spostare il corpo nella stanza accanto. Poi si mette a letto fingendosi il defunto e, imitando la sua voce, è pronto a dettare un nuovo testamento davanti al notaio.
Così accade: prima di cominciare, Schicchi rassicura i parenti che rispetterà i desideri di ciascuno. Li avverte però del pericolo rappresentato dalla legge, che prevede il taglio della mano e l’esilio per chiunque falsifichi testamenti, coinvolgendo anche i complici.
Con il notaio presente, Schicchi inizia a dettare le ultime volontà di Buoso. Tuttavia, arriva il colpo di scena: i beni più preziosi – la famosa mula toscana, l’ambita casa di Firenze e i mulini di Signa – vengono destinati a “Gianni Schicchi, caro e fedele amico”. I parenti, sconvolti, iniziano a gridare e protestare, ma Schicchi, ancora nei panni di Buoso, li zittisce con una canzonetta che ricorda loro il rischio dell’esilio. Terminata la farsa, li caccia dalla casa, che ora gli appartiene di diritto.
Intanto, sul balcone, Lauretta e Rinuccio si stringono in un tenero abbraccio, finalmente liberi di amarsi. Schicchi, osservandoli soddisfatto, sorride compiaciuto della sua astuzia e del lieto fine che ha garantito alla giovane coppia.
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