- Atteggiamento conflittuale nei confronti delle regole sociali di appartenenza, dal quale deriva un rapporto consolatorio e nello stesso tempo castrante nei confronti della tradizione
- Desiderio di evasione da una realtà percepita come limitante
- Senso di impotenza a causa del “marchio infamante” del padre
- Rapporto destabilizzante con il Super Io incarnato dalla figura paterna, anch’essa ambivalente (per la condanna subita da una parte e l’obbedienza agli ordini imperiali dall’altra)
- Necessità di mantenere un legame (seppur fantasmatico) con le proprie radici
- Illusoria e necessariamente superficiale adesione alle regole di un nuovo mondo
- Anelito fortissimo ad un riscatto e all’acquisizione della libertà, realizzati entrambi in maniera confusa a causa di una realtà sociale invalidante
- Idealizzazione totale dell’oggetto amato, visto in maniera adolescenziale, come la migliore e più bella possibilità di affrancarsi
- Atteggiamento difensivistico nei confronti del proprio spazio mentale e reale
- Costruzione di un “luogo ideale” chiuso e inavvicinabile, con conseguente incapacità di riconoscere e accettare i dati di realtà presentati dalle circostanze, dall’esperienza, dal mondo circostante
- Forte amore materno ma non supportato da un maschile esteriore (il compagno) né da un maschile interiore (la fiducia in sé stessi)
- Disillusione cocente nei confronti delle proprie scelte
- Consapevolezza della necessità di tornare alla vecchia vita, con conseguente scelta di morte, compiuta col rituale tradizionale, per ritornare alle regole falsamente consolatorie imposte dal Super Io
|
- Adesione totale alla cultura dominante e ai suoi stereotipi, con conseguente disprezzo per altri stili di vita
- Incapacità a confrontarsi con i propri preconcetti con relativa mancanza di curiosità per la realtà circostante, letta in modo uniforme
- Superficialità affettiva
- Tenerezza vissuta senza capacità di maturarla in un comportamento conseguente
- Scissione tra la soddisfazione del desiderio sessuale ed affettivo e i comportamenti sociali
- Necessità di “ordine” rappresentata dall’adesione a schemi comportamentali ben precisi: matrimonio giusto, ecc.
- Disprezzo di fondo per le prostitute ritenute persone utili ma sicuramente immorali quindi senza sentimenti
- Difficoltà nel relazionarsi col femminile esteriore ed interiore
- Incapacità di valutare i sentimenti altrui, fermandosi ad una lettura superficiale
- Inconsapevole crudeltà legata ad una percezione insufficiente degli eventi circostanti e dei loro protagonisti
- Confuso senso di colpa e rimpianto per il tipo di felicità perduta
- Consapevolezza momentanea della propria vigliaccheria affettiva ed emotiva |