- Vive con trepidazione la propria adolescenza
- Sente la mancanza di un modello femminile di riferimento reale, tangibile, con il quale rapportarsi
- Idealizzazione della figura paterna, vissuta come appartenente ad un mondo altro, pericoloso, dal quale è necessario essere protette
- Timore e attrazione nei confronti del “mistero” rappresentato dall’identità paterna
- Necessità di conferma del potere del proprio femminile e dell’avvenenza fisica
- Curiosità nei confronti dell’amore e della sessualità
- Senso di colpa per il desiderio fisico
- Incapacità di accettare di aver deluso la figura paterna con conseguente sopravvalutazione degli errori commessi
- Mancanza di fiducia in sé stessi e nel proprio valore
- Idealizzazione del concetto di morte e del sacrificio d’amore
- Scelta dell’esecuzione-suicidio come espiazione e fuga dalla realtà |
- Personalità segnata dall’handicap fisico e dal relativo danno estetico
- Avversione nei confronti della società circostante
- Odio per l’autorità costituita, ritenuta inadeguata, con aspetti di gelosia latente per l’esuberanza sessuale del proprio padrone
- Invidia nei confronti dell’amoralità circostante, vissuta come liberatoria e appartenente soltanto ai ricchi
- Uso distorto dell’arma del riscatto individuata nell’imposizione ai più deboli del dolore psicologico e dello scherno
- Bisogno compulsivo di arginare il terrore della derisione spargendola sugli altri
- Attrazione profonda traslata in repulsione per il corpo, proprio e altrui, ritenuto la fonte di ogni male, il depositario del peccato originale
- Idealizzazione della donna angelicata, capace di amare per compassione e tenerezza e profondo senso di colpa nell’averla “uccisa” facendola partorire
- Incapacità di scendere a patti con la propria menomazione e con il proprio aspetto fisico
- Gestione affannosa della sessualità
- Necessità di perpetuare nella figlia le caratteristiche idealizzate nella donna amata
- Incapacità di riconoscere la fanciulla come un individuo a se stante e non come una proiezione del proprio riscatto
- Inadeguatezza nell’accettare le pulsioni sessuali ed affettive della figlia
- Negazione di sé perpetrata attraverso l’uso costante della “maschera”: quella del Buffone per la società, quella del Buon Padre Misterioso per Gilda
- Buone capacità oratorie ed uso raffinato dell’ironia e dell’arguzia
- Crudeltà e vigliaccheria latenti |