News | anno 2013
Stagione Lirica di Padova 2013
venerdì 30
ago
2013
Prende il via, con una prima assoluta per il pubblico padovano, l’edizione 2013 della Stagione Lirica al Teatro Verdi di Padova. Dopo il successo estivo dell’Elisir d’amore di Gaetano Donizetti, andato in scena al Castello Carrarese di Padova e al Castello degli Ezzelini di Bassano del Grappa (VI), un altro titolo del celebre compositore bergamasco è stato scelto per inaugurare la Stagione Lirica d’autunno: Lucrezia Borgia, opera seria di Gaetano Donizetti in un prologo e due atti, su libretto di Felice Romani.
Lucrezia Borgia andrà in scena venerdì 20 settembre 2013, ore 20.45, al Teatro Verdi di Padova, con replica domenica 22 settembre 2013, ore 16.00, e un’anteprima giovani prevista per mercoledì 18 settembre 2013.
La Stagione Lirica di Padova è promossa e organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova , sostenuta e realizzata dalla Regione Veneto e dalla Fondazione Antonveneta.
Il Coro Città di Padova, istruito dal maestro Dino Zambello, e l’Orchestra di Padova e del Veneto, compagine già ospite della passata Stagione Lirica padovana, saranno diretti da Tiziano Severini, maestro concertatore e direttore di grande esperienza, ospite di prestigiosi festival, con all’attivo produzioni teatrali di livello internazionale e collaborazioni con interpreti del calibro di Luciano Pavarotti, Raina Kabaivanska, Mirella Freni, Nicolai Ghiaurov, Roberto Alagna. La regia sarà affidata al triestino Giulio Ciabatti. Apprezzato autore della regia dell’Elisir d’amore di Donizetti, andato in scena a Padova nell’ambito di “Lirica sotto le stelle”, Ciabatti vanta importanti collaborazioni con cantanti di fama e prestigio internazionale. L’idea scenografica sarà di Roberta Volpe, i costumi di Lorena Marin, le luci di Bruno Ciulli.
L’opera sarà interpretata da un cast di giovani talenti. Due le cantanti al debutto: il soprano trevigiano Francesca Dotto, nel ruolo di Lucrezia Borgia, e il mezzosoprano Teresa Iervolino, nel ruolo di Maffio Orsini. Il tenore Paolo Fanale interpreterà Gennaro, il basso Mirco Palazzi vestirà i panni del Duca di Ferrara Alfonso I d’Este.
Composta nell’autunno del 1833, Lucrezia Borgia fu rappresentata per la prima volta il 26 dicembre dello stesso anno al Teatro alla Scala di Milano e fu accolta dal pubblico con grande entusiasmo. Il libretto, più volte rimaneggiato e oggetto dei controlli della censura dell’epoca, è opera di Felice Romani, ed è tratto dall’omonima tragedia di Victor Hugo, rappresentata il 2 febbraio 1833 a Parigi.
L’azione del prologo si svolge a Venezia e quella del dramma a Ferrara all’inizio del secolo XVI. Gennaro, capitano di ventura, insieme a Maffio Orsini e ad altri amici, partecipa a una festa mascherata a Venezia, a Palazzo Grimani. Alcuni di loro raccontano quanto sia malvagia Lucrezia Borgia. Rimasto solo, Gennaro si addormenta. Entra una donna mascherata, Lucrezia. Gennaro si sveglia e le racconta di non aver mai conosciuto sua madre, lui credeva di essere figlio di un pescatore napoletano, ma un giorno un uomo gli confidò che quello non era il suo vero padre e gli portò una lettera nella quale sua madre lo pregava di non cercarla mai. Lucrezia è commossa (è lei la vera madre di Gennaro) e invita il giovane ad amare la madre e a sperare di poterla incontrare, un giorno. Ritornano gli amici di Gennaro; Maffio Orsini riconosce Lucrezia, tutti la insultano raccontando i suoi delitti, Gennaro non capisce il perché del loro comportamento, e quando strappano la maschera a Lucrezia, la donna sviene. A Ferrara. Il duca Alfonso, quarto marito di Lucrezia, crede che Gennaro sia l’amante della moglie. Anche Gennaro e i suoi amici sono a Ferrara e, passando davanti al palazzo che reca lo stemma dei Borgia sulla facciata, Gennaro cancella con il pugnale la lettera “B”, così appare la scritta “orgia”. Lucrezia, offesa, chiede al marito che chi ha compiuto un atto così indegno venga giustiziato. Alfonso ha già catturato Gennaro e Lucrezia è sconvolta nel vedere che il condannato è suo figlio. Invano chiede ad Alfonso di salvarlo, il duca rifiuta, Lucrezia può solo scegliere se dargli la morte con un pugnale o con un veleno. La donna sceglie il veleno. Gennaro beve il vino avvelenato, ma Lucrezia riesce a dargli un antidoto e lo supplica di allontanarsi da Ferrara. Prima di partire, Gennaro va con Maffio Orsini a una festa nel palazzo della principessa Negroni, ma a un tratto si spengono le luci e si chiudono le porte. Appare Lucrezia, che svela la sua vendetta: chi l’aveva ingiuriata a Venezia sta per morire avvelenato. Con orrore scopre che c’è anche Gennaro. Invano gli chiede di bere l’antidoto, il giovane rifiuta se non potranno berlo anche i suoi amici. Lucrezia gli confessa di essere sua madre, Gennaro muore, Lucrezia si accascia sul corpo del figlio.
Il cartellone della Stagione Lirica di Padova 2013 presenta altri due titoli di grande richiamo: venerdì 18 ottobre 2013, ore 20.45, e domenica 20 ottobre 2013, ore 16.00, Rigoletto di Giuseppe Verdi, omaggio al musicista di Busseto nel bicentenario della nascita, coproduzione tra i Teatri di Padova e Bassano del Grappa (VI), con la regia di Stefano Poda; lunedì 23 dicembre 2013, ore 20.45 (con replica venerdì 27 dicembre 2013, ore 16.00) Tosca di Giacomo Puccini, coproduzione Li.Ve., tra i Teatri di Padova, Bassano del Grappa (VI) e Rovigo, con la regia di Hugo de Ana.
Info:
Prevendita abbonamenti:
Biglietteria Teatro Verdi: tel. 049/87770213
Comune di Padova - Settore Attività Culturali - Servizio Manifestazioni
tel. 049 8205611/5623 - 388 3085379
http//padovacultura.padovanet.it
padovalirica@comune.padova.it
Lucrezia Borgia andrà in scena venerdì 20 settembre 2013, ore 20.45, al Teatro Verdi di Padova, con replica domenica 22 settembre 2013, ore 16.00, e un’anteprima giovani prevista per mercoledì 18 settembre 2013.
La Stagione Lirica di Padova è promossa e organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova , sostenuta e realizzata dalla Regione Veneto e dalla Fondazione Antonveneta.
Il Coro Città di Padova, istruito dal maestro Dino Zambello, e l’Orchestra di Padova e del Veneto, compagine già ospite della passata Stagione Lirica padovana, saranno diretti da Tiziano Severini, maestro concertatore e direttore di grande esperienza, ospite di prestigiosi festival, con all’attivo produzioni teatrali di livello internazionale e collaborazioni con interpreti del calibro di Luciano Pavarotti, Raina Kabaivanska, Mirella Freni, Nicolai Ghiaurov, Roberto Alagna. La regia sarà affidata al triestino Giulio Ciabatti. Apprezzato autore della regia dell’Elisir d’amore di Donizetti, andato in scena a Padova nell’ambito di “Lirica sotto le stelle”, Ciabatti vanta importanti collaborazioni con cantanti di fama e prestigio internazionale. L’idea scenografica sarà di Roberta Volpe, i costumi di Lorena Marin, le luci di Bruno Ciulli.
L’opera sarà interpretata da un cast di giovani talenti. Due le cantanti al debutto: il soprano trevigiano Francesca Dotto, nel ruolo di Lucrezia Borgia, e il mezzosoprano Teresa Iervolino, nel ruolo di Maffio Orsini. Il tenore Paolo Fanale interpreterà Gennaro, il basso Mirco Palazzi vestirà i panni del Duca di Ferrara Alfonso I d’Este.
Composta nell’autunno del 1833, Lucrezia Borgia fu rappresentata per la prima volta il 26 dicembre dello stesso anno al Teatro alla Scala di Milano e fu accolta dal pubblico con grande entusiasmo. Il libretto, più volte rimaneggiato e oggetto dei controlli della censura dell’epoca, è opera di Felice Romani, ed è tratto dall’omonima tragedia di Victor Hugo, rappresentata il 2 febbraio 1833 a Parigi.
L’azione del prologo si svolge a Venezia e quella del dramma a Ferrara all’inizio del secolo XVI. Gennaro, capitano di ventura, insieme a Maffio Orsini e ad altri amici, partecipa a una festa mascherata a Venezia, a Palazzo Grimani. Alcuni di loro raccontano quanto sia malvagia Lucrezia Borgia. Rimasto solo, Gennaro si addormenta. Entra una donna mascherata, Lucrezia. Gennaro si sveglia e le racconta di non aver mai conosciuto sua madre, lui credeva di essere figlio di un pescatore napoletano, ma un giorno un uomo gli confidò che quello non era il suo vero padre e gli portò una lettera nella quale sua madre lo pregava di non cercarla mai. Lucrezia è commossa (è lei la vera madre di Gennaro) e invita il giovane ad amare la madre e a sperare di poterla incontrare, un giorno. Ritornano gli amici di Gennaro; Maffio Orsini riconosce Lucrezia, tutti la insultano raccontando i suoi delitti, Gennaro non capisce il perché del loro comportamento, e quando strappano la maschera a Lucrezia, la donna sviene. A Ferrara. Il duca Alfonso, quarto marito di Lucrezia, crede che Gennaro sia l’amante della moglie. Anche Gennaro e i suoi amici sono a Ferrara e, passando davanti al palazzo che reca lo stemma dei Borgia sulla facciata, Gennaro cancella con il pugnale la lettera “B”, così appare la scritta “orgia”. Lucrezia, offesa, chiede al marito che chi ha compiuto un atto così indegno venga giustiziato. Alfonso ha già catturato Gennaro e Lucrezia è sconvolta nel vedere che il condannato è suo figlio. Invano chiede ad Alfonso di salvarlo, il duca rifiuta, Lucrezia può solo scegliere se dargli la morte con un pugnale o con un veleno. La donna sceglie il veleno. Gennaro beve il vino avvelenato, ma Lucrezia riesce a dargli un antidoto e lo supplica di allontanarsi da Ferrara. Prima di partire, Gennaro va con Maffio Orsini a una festa nel palazzo della principessa Negroni, ma a un tratto si spengono le luci e si chiudono le porte. Appare Lucrezia, che svela la sua vendetta: chi l’aveva ingiuriata a Venezia sta per morire avvelenato. Con orrore scopre che c’è anche Gennaro. Invano gli chiede di bere l’antidoto, il giovane rifiuta se non potranno berlo anche i suoi amici. Lucrezia gli confessa di essere sua madre, Gennaro muore, Lucrezia si accascia sul corpo del figlio.
Il cartellone della Stagione Lirica di Padova 2013 presenta altri due titoli di grande richiamo: venerdì 18 ottobre 2013, ore 20.45, e domenica 20 ottobre 2013, ore 16.00, Rigoletto di Giuseppe Verdi, omaggio al musicista di Busseto nel bicentenario della nascita, coproduzione tra i Teatri di Padova e Bassano del Grappa (VI), con la regia di Stefano Poda; lunedì 23 dicembre 2013, ore 20.45 (con replica venerdì 27 dicembre 2013, ore 16.00) Tosca di Giacomo Puccini, coproduzione Li.Ve., tra i Teatri di Padova, Bassano del Grappa (VI) e Rovigo, con la regia di Hugo de Ana.
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Biglietteria Teatro Verdi: tel. 049/87770213
Comune di Padova - Settore Attività Culturali - Servizio Manifestazioni
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