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News    |    anno 2014

Laura Catrani al Festival Orizzonti di Chiusi, in Pierrot Lunaire

mercoledì 23
lug 2014
Forte del successo riscosso dalle interpretazioni primaverili del brano a Bologna, per Musica Insieme, assieme al Fontanamix Ensemble diretto da Marco Angius e Pisa, al Teatro Verdi, assieme a Jeffrey Swann al pianoforte e l’Ensemble del Festival Dino Ciani, Laura Catrani si cimenterà nuovamente nel Pierrot Lunaire di Arnold Schönberg al Festival Orizzonti di Chiusi, il 2 e 4 agosto, in un nuovo allestimento prodotto da Fondazione Orizzonti d’Arte in collaborazione con Aida Studio, con la regia di Roberto Catalano, assieme all’orchestra da camera del Maggio Musicale Fiorentino diretta da Sergio Alapont. 

Emblematico brano espressionista, quasi una “colonna sonora” del 2014 della “brava” (L’Unità), “impeccabile” (L’Opera), espressiva e tecnicamente ineccepibile” (Amadeus) soprano e attrice, il Pierrot Lunaire op.21 è, nella definizione dell’autore, un “melodrama per voce femminile, pianoforte, flauto, ottavino, clarinetto, clarinetto basso, violino, viola e violoncello”. Composto nel 1912 ed eseguito in prima assoluta nell’avanguardistica scena berlinese lo stesso anno, il brano si compone di tre cicli di sette canzoni, su testo delle poesie di Albert Giraud tradotte in tedesco da O. E. Hartleben: I, Mondestrunken, Colombine, Der Dandy, Eine blasse Wäscherin, Valse de Chopin, Madonna, Der kranke Mond. II, Die Nacht, Gebet an Pierrot, Raub, Rote Messe, Galgenlied, Enthauptung, Die Kreuze. III, Heimweh, Gemeinheit, Parodie, Der Mondfleck, Serenade, Heimfahrt, O alter Duft.

Laura Catrani, la cui ricerca espressiva e stilistica oltrepassa l’ambito puramente vocale, per sconfinare naturalmente nel teatro, racconta la sua esperienza con il Pierrot: “Ho affrontato lo studio del Pierrot lunaire nel 2012, racconta la Catrani. Dopo aver interiorizzato la “melodia” intonando, com’è richiesto nello Sprechgesang, ciascuna nota per poi abbandonarla, ho iniziato a scavare nelle mie ancora sconosciute possibilità vocali. La voce “parlata” a poco a poco si è trasformata, rivelando un ampio raggio di nuove sonorità, ricco di sfumature, asprezze e delicatezza insieme. Fu un’esperienza vera di crescita, sotto molti punti di vista, non solo vocali. A colpirmi, infatti, fu in particolare la dicotomia tra il fatto che il protagonista in alcuni brani parli in prima persona al maschile - anche se il Pierrot si può intendere “impersonale” essendo declinato in terza persona - mentre il pezzo è volutamente scritto per voce femminile. Ho così dovuto cercare in me stessa un’ignota parte più maschile scavando nella zona bassa del mio registro, per esprimermi nei momenti in cui i testi sono grotteschi, aspri, a volte violenti e sarcastici. Ma Pierrot è anche un gioco di musica d’insieme, in cui la parte vocale è assorbita dalla sonorità strumentale, senza dunque esserne protagonista, ma intrecciandosi di volta in volta alle linee melodiche, tra citazioni, scambi delle parti e imitazioni strumentali. La possibilità di riproporre quest’anno in diverse occasioni questo brano è stata davvero preziosa e mi ha dato la possibilità di capire quanto ancora possa scoprire e imparare da tale monumento”.

Laura Catrani, interprete e creatrice di nuove concezioni di spettacolo “tutto al femminile” ha recentemente sviluppato ulteriormente e presentato, tra l’altro al Festival Mozart di Rovereto 2013, il suo spettacolo  Vox in femina,  dedicato alla vocalità femminile, a tutto tondo. Si ricorda inoltre il suo grande successo nella parte di Papagena, nel Flauto Magico andato in scena al Regio di Torino, con la direzione di Christian Arming, a inizio 2014.

Tra i suoi prossimi impegni, quest’anno, la partecipazione a un progetto improntato alla collaborazione  musicale tra adulti e bambini, con il Divertimento Ensemble diretto da Sandro Gorli, su note di Stefano Bulfon, alla Biennale di Venezia (il 10 ottobre). Il 16 settembre debutterà quale voce femminile principale in King Arthur di Henry Purcell alla Sagra Malatestiana di Rimini, nel nuovo allestimento coprodotto da Sagra Musicale Malatestiana e Motus. La regia dello spettacolo, che si preannuncia sin d’ora di grande impatto scenico, sarà della compagnia teatrale Motus, mentre l’ensemble Sezione Aurea sarà diretto da Luca Giardini. Lo spettacolo sarà poi presentato al Roma Europa Festival il 18 e 19 ottobre.

http://www.fondazioneorizzonti.it/festival-orizzonti/
 
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