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News    |    anno 2015

La Traviata al Teatro Manzoni di Pistoia

mercoledì 11
mar 2015
Locandina Teatro Manzoni di Pistoia
Sabato 14 Marzo 2015, ore 20.30
Domenica 15 Marzo 2015, ore 16.00

L'Associazione Artistica Culturale "Città di Pistoia" in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Pistoia e all'Associazione Teatrale Pistoiese presenta:

LA TRAVIATA

Opera di Giuseppe Verdi, libretto di Francesco Maria Piave
Melodramma in tre atti

Violetta Valery - Linda Campanella
Flora Bervoix - Veronica Senserini
Annina - Selene Fiaschi
Alfredo Germont - Aurelio Grimaldi
Giorgio Germont - Pier Luigi Dilengite
Gastone - Claudio Giovani
Barone Douphol - Alessandro Calamai
Marchese D'Obigny - Marco Mazzinghi
Dottore - Marco Fontana
Commissionario - Sandro Biliotti
Giuseppe - Mario Senserini

Coreografa e interprete Maria Grazia Parisi
Primo ballerino Alessandro Ciardini
Corpo di Ballo "Centro Arte Danza di Pistoia"

Coro "Città di Pisa"
Direttore del Coro M° Gianfranco Tolve

Direttore d'Orchestra M° Maurizio Morgantini
Orchestra Lirico Sinfonica "Città di Pistoia"

Costumi Massimo Poli
Scenografia Daniele Spisa

Regia Nicoletta Perondi

Prevendita biglietti:
Biglietteria Teatro Manzoni
0573 991609 - 0573 27112
Orari: dal martedì al giovedì 16/19
venerdì e sabato 11/13 e 16/19


NOTE DI REGIA
La regista Nicoletta Perondi, ha voluto iniziare La Traviata mettendo in scena, inserita nell'ouverture, una coreografia che ha come scopo principale quello di esprimere il concetto spirituale della quiete angelica dopo la morte, come ad evidenziare un aldilà sconosciuto. La sua regia è costruita sullo studio del colore rapportato agli stati d'animo e all'essere dei personaggi. Per fare questo, gioca su pochi colori: i blu ai quali da un significato della morte intesa come una pace interiore; gli ocra che rappresentano la gioia l allegria il divertimento; il colore rosso, protagonista della festa in maschera, al quale la regista presta una particolare attenzione in quanto è la chiave di lettura di una società ipocrita , superficiale e mediocre. In questa scena ha voluto che tutti mettessero delle maschere sul volto come a rimarcare l'ipocrisia dell'essere umano; i blu notte contrastati con pochi accesi bianchi, a rimarcare gli abissi della morte.
Per attuare la sua regia ha chiesto allo Scenografo Daniele Spisa di creare ambienti che evidenziassero l'importanza dei colori e di seguirla in quella parte di lettura registica-cinematografica a lei molto vicina. Insieme  hanno ideato immagini di videoproiezione, utilizzando anche piccoli effetti speciali, con l 'unico scopo di fare arrivare al pubblico un messaggio dal contesto scenico più forte.
Alla Coreografa Maria Grazia Parisi è stato dato il difficile compito di rendere il preludio iniziale l'anello di congiunzione con la fine dell'Opera. Alle ballerine (provenienti dalla scuola Centro Arte Danza di Pistoia) sono stati fatti ascoltare brani significativi dell'opera per meglio interpretare la coreografia: in alcuni casi gli sono state fatte imparare a memoria delle parole.
In questa Traviata è stato dato spazio anche alla creatività dei giovani: la regista d 'accordo con il costumista Massimo Poli, hanno richiesto agli studenti del Liceo Artistico di Pistoia e agli studenti del Liceo Artistico di Firenze di ideare e creare tutte le maschera della festa di carnevale. A ogni reparto artistico è stato chiesto di lavorare passo-passo con la regia e tra di loro, come una vera equipe, per meglio attuare la lettura registica.
Ai cantanti sono state richieste anche delle doti attoriali marcate, in grado di interpretare il carattere dei personaggi tenendo ben presente non soltanto cosa è scritto musicalmente, ma anche che cosa rappresentava per il grande compositore questa opera (è definita quella più autobiografica della vita di Verdi).
Anche al Coro Città di Pistoia, diretto dal Maestro Gianfranco Tolve, sono state richieste capacità attoriali.
Nicoletta Perondi, che ha un passato professionale anche nel cinema, ha chiesto a Stefano Poggioni, progettista delle proiezioni, di simulare il linguaggio cinematografico, al solo scopo di poter raccontare la realtà delle emozioni, scandite dallo scorrere delle tempo. 
 
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