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| anno 2024 |
Rossini a Pesaro con la Direzione di Renzetti |
giovedì 03
mar
2016
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Anche l’Ente Concerti di Pesaro ha reso omaggio a Gioachino Rossini con un concerto diretto dal maestro Donato Renzetti e l’Orchestra Filarmonica Gioachino Rossini, in un teatro Rossini gremito di persone. Un programma fra l’altro molto originale, perché accanto all’Ouverture de L’Italiana in Algeri di Rossini, opera buffa su libretto di Angelo Anelli, sono state eseguite due composizioni conosciute anche per i riferimenti cinematografici, ma poco eseguite nelle sale da concerto. Il Concerto gregoriano per violino e orchestra, P135, solista Lucio Degani di Ottorino Respighi e Enigma variations, Pomp and Circumstance n.1 di E.Elgar. La più nota marcia delle sei composte dal musicista e compositore inglese.Fra i compositori appartenenti alla generazione dell’ottanta, Respighi e Malipiero si sentirono più direttamente, seppur in modi diversi, sollecitati dalla corrente del gregoriano. Oltre che con il concerto per violino e orchestra del 1922, Respighi si richiama esplicitamente al canto gregoriano col quartetto dorico, il concerto misolidio, i tre preludi per pianoforte. Ma tutta la sua opera appare in qualche modo legata a elementi e a suggestioni derivanti dalle melodie medievali. Come già i compositori francesi usciti dal renouveau, Respighi se ne vale per un fine puramente artistico, corrispondente a un bisogno di libera euritmia del disocrso, di una trasparenza riguadagnata alla diatonicità, dopo l’ancor recente esperienza del cromatismo postromantico. . I temi gregoriani nel concerto per violino, rappresentano elementi creativi, ben articolati fra d loro, con svolgimenti che a volte assumono un andamento rapsodico. Nel primo tempo dominano due motivi ariosi presenti nell’andante introduttivo, l’uno calmo, su accordi di quinte e ottave, l’altro a ritmo puntato e di un sapore pastorale. Il discorso è principalmente fondato sulla libera variazione e la parafrasi della melodia. Principio che viene mantenuto nel secondo movimento, andante espressivo e sostenuto dall’orchestra a guisa di un ostinato, consentendo al solista, il bravo Lucio Degani, di svolgervi dei disegni espressivi: oppure la variazione si comoie in senso coloristico rinnovando la melodia attraverso il timbro e la disposizione strumentale. Il finale è una parafrasi brillante dell’Alleluja. L’Enigma Variations, Pomp and Circumstance n.1 di Elgar , fu composta nel 1901 ed è la marcia più conosciuta in particolare il trio. Negli Stati Uniti viene tradizionalmente suonata nel college e nei licei durante la cerimonia delle lauree e dei diplomi. In Inghilterra è una canzone patriottica mentre in Italia è una canzone religiosa dal titolo in italiano Santa Chiesa di Dio.
Paolo Montanari |
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Paolo Montanari
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