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"Giuseppe Verdi e la cultura del melodramma" di Dario Romeo E. Scienze e Lettere
giovedì 03
dic 2015
Dario Romeo è l’autore di "Giuseppe Verdi e la cultura del melodramma" (ed.Scienze e Lettere).
Romeo si è Laureato in Discipline arte, musica e spettacolo e in Informazione e sistemi editoriali presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma Tor Vergata. I suoi interessi di ricerca, dapprima rivolti  alle problematiche storiche e analitiche della musica tra Settecento e Ottocento, riguardano attualmente anche le esperienze compositive dell’avanguardia musicale del Novecento. Il saggio su Verdi, intende attirare l’attenzione su alcuni temi della cultura del melodramma  quale potente veicolo di significati, di idee e di valori fatti propri dalla nascente opinione pubblica ottocentesca. Lo sviluppo di determknate considerazioni analitiche che sul controverso rapporto tra librettista e musicista, mette in luce la perdita di specificità dell’opera letteraria, che nella costruzione dell’opera pur conserva un ruolo essenziale, ma di natura ancillare. Anche se al talento letterario del librettista si devono i temi forti del conflitto dei sentimenti, del tradimento, del peso della responsabilità del potere e delle ragioni superiori alle quali l’individuo è indotto a piegarsi. Nel melodramma verdiano convergono nel disegno dell’opera due sensibilità artistiche: quella del librettista e quella del musicista. E quindi Verdi musicista che interviene sui testi e diventa anche coautore delle opere. Dunque crea una rivoluzione rispetta lo schema tradizionale del teatro per musica o del teatro cantato.. Nel saggio di Dario Romeo, vi è anche un ampio spazio a Temistocle Solera, poeta, musicista, avventuriero, tra i più abili librettisti verdiani.D’altra parte Verdi, nell’immaginario collettivo, incarna lo spirito risorgimentale nel campo della cultura musicale, si pensi al Nabucco del 1842, I Lombardi alla prima crociata del 1843 ed i Vespri siciliani del 1855. Ma per molti studiosi sono più gli elementi extra musicali di Verdi, che hanno costruito il suo mito, e una cultura di tipo nazionale popolare. Da qui la dicotomia fra scrittura e musica, che Verdi stesso supera in una osmosi quasi perfetta.
    Paolo Montanari
 

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