Spettacolo tra prosa e melodramma del:12/11/2013
Ho dovuto ucciderle (quasi) tutte: Giacomo Puccini racconta le sue dive
Un Giacomo Puccini in versione serial killer di soprani
La performance, sospesa tra teatro e lirica, si serve delle voci recitanti di Elio Pandolfi e Sandro Cappelletto, storico della musica e autore del testo. Ad accompagnarli il soprano Irene Patta, il tenore Claudio Di Segni e il pianoforte di Marco Scolastra.
Sono le donne le vere protagoniste del lavoro di Cappelletto: Mimì de "La bohème", Liù di "Turandot", entrambe vittime della creatività del compositore originario di Lucca. Ogni volta la morte delle figure femminili nelle opere pucciniane ha ragioni, circostanze e luoghi diversi.
L' abilità di Cappelletto è stata quella di decontestualizzarle e accomunare i loro destini: lo spettacolo diventa così un viaggio nella produzione di Puccini attraverso le arie, i duetti e i brani strumentali di "Tosca", "Manon Lescaut", "Madama Butterfly", "Turandot" e "La bohème".
Sul palco Puccini racconta i moventi dei delitti delle sue cantanti, si commuove, scherza in prima persona.
La sua musica, le sue scene madri, la lettura dei versi dei libretti d' opera rivelano acutezze letterarie e una perfetta funzionalità teatrale.
Al centro lui, il compositore, reo confesso assolto per genio.
autore: Sandro Cappelletto
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