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Corso Specialistico di Estill Voicecraft Evts - ROMA 20-21 Marzo 2010 docente Elisa Turlà Informazioni: info@cantarelopera.com - Tel.: 06.64200054 - 349.8642223 www.cantarelopera.com/file/Voicecraft_specialistico2010.html |
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INTERVISTA A
ELISA TURLA' "Certified Course Instructor with Testing Privileges and Service Distinction" del Metodo"Estill Voicecraft" |
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Nel canto non vi sono mai state certezze. Per questo la storia della tecnica vocale è sempre stata la ricerca di punti fermi, riferimenti chiari e univoci. Eppure la terminologia del canto è rimasta per lo più astratta e vaga, spesso usata per la descrizione di “immagini”, diverse anche da insegnante a insegnante (quale studente o cantante non ha mai sentito parlare, solo per fare un esempio, di "girare il suono"?). Ma chi assicura che le "immagini" suggerite per migliorare o collocare il suono nella giusta posizione si disegnino allo stesso modo nella mente di tutti? Da sempre si parla di respirazione, posizione, appoggio, altezza del suono, risuonatori ecc., ma le “scuole di pensiero” sono diverse e a volte in contrasto. I tentativi di dare connotazione e base scientifica alla sinergia dei movimenti delle strutture che consentono l'emissione del suono è cosa relativamente recente, eccezion fatta per gli studi di Manuel Garcia figlio (famoso per l'inventore del laringoscopio nel 1855), ancora oggi attuali e ricchi di interesse. Nel passato i grandi cantanti hanno insegnato poco, e più volte senza la completa coscienza e consapevolezza dei meccanismi che consentivano loro di emettere suoni ricchi di armonici, corposi, filati, squillanti o caldi, morbidi o penetranti. L' "orecchio", la Musica, il Teatro, la "magia" del corpo che suona se stesso uniti al talento e alle doti vocali naturali fanno la loro parte anche nel risolvere problemi tecnici. C'è poi stato nel secolo scorso, grazie alle nuove tecnologie che hanno consentito l'osservazione diretta della laringe e di tutte lo strutture collegate (orecchio, lingua, palato molle ecc,) nell'atto di emettere suoni cantati, un rinnovata fioritura di studi per merito del lavoro instancabile di grandi personalità che hanno dedicato gran parte della loro vita allo studio della voce. Alfred Tomatis, sicuramente il più importante, ha messo al centro del suo lavoro l'orecchio e quindi l'Ascolto. Gisela Rohmert e il suo "Metodo Funzionale" centrato sul Suono e particolari relazioni con il Profondo. Jo Estill con" Estill Voicecraft": oltre vent'anni di studi per mettere a punto un metodo, conosciuto ormai a livello mondiale e presente anche nei corsi Universitari, basato sulla conoscenza e l'"addestramento" delle principali strutture fisiche che concorrono alla produzione del suono. Naturalmente molti altri hanno scritto di voce e di tecnica vocale: tra questi citerei come alta rappresentante degli Insegnanti di Canto Rachele Maragliano Mori con il suo "Coscienza della voce". |
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Parliamo di Estill Voicecraft. E lo facciamo con Elisa Turlà "Certified Course Instructor with Testing Privileges and Service Distinction" prima abilitata in Italia Estill Voicecraft Evts.
Prof.ssa Turlà, perchè ha così tanto successo il Metodo Estill Voicecraft? Noi ci siamo conosciute più di 10 anni fa, e lei già si occupava di questo metodo. Per quanti anni lo ha studiato? Come è diventata “Certified Course Instructor with Testing Privileges and Service Distinction?”
Jo Estill è stata una cantante lirica, e anche lei lo è. Secondo lei il canto lirico è un ambito privilegiato dell'applicazione del Metodo?
Può fare un esempio di problematica tipica del cantante lirico nella quale l'Estill Voicecraft è particolarmente utile?
Per scendere nel concreto possiamo tradurre il "girare il suono" prima citato, in "inclinare la laringe" (una delle "figure" obbligatorie del Metodo)? L'Estill Voicecraft è un metodo che "cura" e aiuta a risolvere i problemi vocali oppure è utile anche al cantante che possiede una buona tecnica, canta bene e ha la voce "a posto"? Ricevo moltissime lettere che mi chiedono del vibrato della voce...cosa dice in proposito ai nostri lettori? Quanto tempo bisogna studiare il metodo Estill Voicecraft prima di avere risultati apprezzabili?
Qual è il risultato più soddisfacente di chi si dedica allo studio del Voicecraft? Quello più immediato? Ritiene che Estill Voicecraft possa sostituire la tecnica vocale, quella, per intenderci, fatta di vocalizzi ed esercizi, o piuttosto debba affiancarla?
Una delle situazioni più difficili da affrontare per un insegnante è quando ci si trova a dover re-impostare una voce, specie se l'impostazione, non corretta, è radicata nel tempo. Secondo lei, un cantante che raggiunge una alta padronanza dello strumento vocale quanto tempo deve studiare al giorno per mantenere la forma vocale? E' possibile secondo lei che un cantante lirico possa cantare anche musica "leggera", cioè riesca a passare da una "qualità" vocale ad un'altra mantenendo inalterato l'equilibrio tecnico e senza perdere l'orientamento?Certamente e non ci sono problemi per l’equilibrio tecnico anche se si può cantare in modo eccellente solo in uno stile.
Oggi il Metodo Estill Voicecraft si rivolge ad una più ampia schiera di professionisti della voce: oltre che a cantanti, attori, doppiatori, direttori di coro, logopedisti...a quale categoria ritiene porti più benefici? Immagino che la ricerca non si sia fermata. Cosa fa Jo Estill adesso?
Qual è il progetto futuro cui sta lavorando Elisa Turlà? Ringrazio molto sentitamente Elisa Turlà, certa che questa intervista susciterà molto interesse specie per chi ha sentito parlare del Metodo Estill Voicecraft ma non ha avuto ancora l'opportunità di sperimentarlo. Giulia giulia@cantarelopera.com |
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