ALESSANDRO FANTINI
tenore e insegnante di canto lirico
Impara cantare in maniera naturale: senza sforzo nell'emissione e a risonanza libera!
Secondo i princìpi della scuola belcantistica italiana
A proposito di me: l’insegnante
Insegno canto lirico a tutti i livelli, dai principianti, fino a coloro che già sono in carriera nei teatri d’opera di tutto il mondo.
Lo faccio da oltre dieci anni. Possiedo dunque una considerevole esperienza nell’insegnamento di tecnica vocale e interpretazione operistica. Esperienza maturata grazie alle numerosissime lezioni individuali tenute, ai corsi e alle "masterclass" nelle quali sono stato insegnante, sia in Italia che all'estero.
Posso aiutarti a trovare la strada per cantare in maniera naturale.
Il concetto di "canto naturale" rientra tra i primi e più importanti princìpi elaborati dalla scuola del belcanto italiano. Tramite questi è possibile per ognuno arrivare a far risuonare la propria voce liberamente, senza sforzo: è cioè possibile per ognuno trovare la vera natura ed essenza della sua voce.
A proposito della lezione
Molto dipende dallo studente, dalla sua età e dai suoi obiettivi, ma cerco sempre di assecondare la natura della sua voce. Lo consiglio nel repertorio, suggerendogli i ruoli più appropriati e, se necessario, lo aiuto anche nella lettura della musica.
CREIAMO LE CONDIZIONI PER LASCIARE FUNZIONARE LA NOSTRA VOCE
Il concetto di "canto naturale" rientra tra i princìpi primi, elaborati dalla scuola del belcanto italiano.
Ovviamente con esso non si intende un cantare affidandosi al caso, ma si intende un controllo sottile e quasi invisibile della voce, reso possibile dalla scoperta di quei "servomeccanismi" naturali nascosti, che la fanno risuonare liberamente senza sforzo, grazie a un accordo dinamico tra respiro naturale profondo e sintonizzazione del suono puro.
Il belcanto, cioè l'unica forma di canto a risonanza pienamente libera, non consiste in una serie di controlli muscolari volontari localizzati, ma bensì in una sintonizzazione acustica automatica: non è un "fare funzionare la voce", ma un "lasciare funzionare la voce", sulla base di un autocontrollo passivo e indiretto, e non di un controllo attivo, che di per sé irrigidisce il corpo e quindi limita le potenzialità della voce stessa.
La naturalezza, quindi il controllo indiretto dell'emissione vocale, è la colonna portante al centro dei miei insegnamenti, come è sempre stato nella scuola belcantista italiana.
Alcuni inizialmente sorridono, affermando: "Se cantare l'opera fosse naturale, allora tutti canterebbero subito". Ignorano costoro che non c'è solo una natura come punto di partenza, ma anche una natura come punto di arrivo, cioè come qualcosa da scoprire.
La migliore tecnica vocale possibile è infatti quella che non interferisce con gli automatismi naturali e perciò non li sostituisce con azioni grossolane come, appunto, il controllo meccanico muscolare diretto e volontario. Si tratta di una capacità da acquisire.
Il sospiro di sollievo, l'intenzione espressiva, l'uso delle vocali pure, i vocalizzi come fattore naturale di sviluppo della voce sono alcuni degli elementi per apprendere a cantare in modo naturale.
Le lezioni durano un'ora e sono in lingua italiana.
Ancora a proposito di me: il tenore
Romano di nascita e di formazione, ho iniziato i miei studi con il baritono Walter Alberti. Tra gli altri insegnanti che hanno avuto grande rilevanza nella mia formazione, il soprano Marinella Meli e il baritono Alessandro Corbelli, con il quale continuo a studiare a tutt’oggi.
Nel 1995 sono stato selezionato e ho frequentato l’Opera Studio del Teatro dell’Opera di Roma, diretto dal Maestro Nino Bonavolontà.
Vincitore del “Concorso Lirico Internazionale Luigi Infantino” nel 1998, del “Premio Internazionale Giuseppe Verdi 2001” e del “Concorso Internazionale per ruoli lirici Rome Festival” nel 2003.
Attivo da oltre venti anni, ho debuttato il primo ruolo da protagonista nel 1997 al Festival Opus di Nizza nell’opera “Don Pasquale”. Nel 1998 “Il Signor Bruschino” al Teatro Borgatti di Cento (FE) e “L’occasione fa il ladro” al Teatro Sociale di Finale Emilia (MO).
Nel corso dei primi anni della mia carriera ho avuto modo di cimentarsi più volte con l’opera buffa: nel 1999 ancora ne “L’occasione fa il ladro” al Festival di Pergine (TN) e all'Opéra-Comique di Parigi; nel 2000 “L’elisir d’amore” al Festival di Pergine (TN) e “Don Pasquale” a Susa (TO).
Sempre nel 2000 prendo parte alla produzione dell’opera “Des Esels Schatten” di Richard Strauss al Teatro Comunale di Firenze.
Nel 2001 debutto il ruolo di Pinkerton (“Madama Butterfly”) al Teatro Mancinelli di Orvieto (TR) e successivamente torno al Teatro Comunale di Firenze per l’opera “Pinocchio” di Marco Tutino.
Negli anni successivi ho avuto modo cimentarmi numerose volte ancora con il ruolo di Pinkerton e di ampliare il mio repertorio debuttando quelli di Ismaele (“Nabucco”), Macduff (“Macbeth”), Alfredo (“La traviata”), Don José (“Carmen”), principalmente nelle produzioni e nelle tournée di Italia Konzert Opera. Più o meno nello stesso periodo ho avuto modo di esibirmi in Francia: all’Opera di Biarritz nei ruoli di Manrico (“Il trovatore”) e di Pinkerton (“Madama Butterfly”), alla Salle Rossini di Parigi in recital.
Del 2010 è il debutto nel ruolo di Turiddu (“Cavalleria rusticana”) nel corso della rassegna “Dramma e Melodramma” andata in scena a Monterotondo (RM), mentre nel 2015 sono per la prima volta Mario Cavaradossi (“Tosca”) al Teatro Masini di Faenza (RA): ruoli ripresi più volte in seguito, come del resto tutti gli altri.
Intensa è anche la mia attività concertistica: oltre 120 tra concerti e recital operistici nei tre anni precedenti la pandemia del 2020. Attività che mi ha portato a esibirmi, fra gli altri luoghi, al Parco della Musica di Roma (Sala Sinopoli), ad Astana Opera e a Karaganda Opera (Kazakhstan).
Nel biennio 2016/2017 ho debuttato ed eseguito numerose riprese della “Messa di Gloria” di Pietro Mascagni. Nel 2016 e nel 2018 il “Requiem” di Wolfgang Amadeus Mozart. Sempre nel 2018 la “Petite Messe Solennelle” di Gioacchino Rossini. Nel 2021 la “Messa da Requiem” in do minore MH155 di Johann Michael Haydn.
Nel corso degli anni ho avuto la possibilità di lavorare con direttori d’orchestra, registi e cantanti di fama internazionale, fra i quali: Evelyne Aïello, Arman Azemoon, Walter Attanasi, Norbert Balatsch, Massimo de Bernart, Stefania Bonfadelli, Maria Luigia Borsi, Micaela Carosi, Alessandro Corbelli, Francesco Ellero d’Artegna, Claudio Desderi, Nicola Luisotti, Alberto Meoli, Paolo Miccichè, Stuart Maunder, Bruno Rigacci, Massimo Scapin.
I numerosi recital lirici che ho tenuto in tutto il mondo insieme al pianista Giovanni Velluti si sono trasformati, negli anni, in un vero e proprio sodalizio artistico che ha portato alla fondazione di "Rome Opera in Concert", organizzazione che dal 2017 realizza a Roma più di 50 concerti e spettacoli operistici l'anno.
Repertorio Operistico
G.Bizet
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Carmen
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Don José
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V.Bellini
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Norma
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Pollione
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Francesco Cilea
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Adriana Lecouvreur
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Maurizio
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U.Giordano
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Andrea Chénier
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Andrea Chénier
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P.Mascagni
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Cavalleria rusticana
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Turiddu
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G.Puccini
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Madama Butterfly
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Pinkerton
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G.Puccini
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Tosca
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Cavaradossi
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G.Puccini
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Turandot
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Calaf
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G.Verdi
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Aida
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Radamès
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G.Verdi
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Macbeth
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Macduff
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G.Verdi
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Nabucco
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Ismaele
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G.Verdi
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La traviata
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Alfredo
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G.Verdi
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Il trovatore
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Manrico
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Repertorio di Musica Sacra
P. Mascagni
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Messa di gloria
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W.A. Mozart
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Messa da requiem
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G. Puccini
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Messa di gloria
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G. Rossini
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Petite messe solennelle
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G. Verdi
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Messa da requiem
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