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L'Appuntamento |
Molière in musica - Antonello Manacorda - Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia |
lunedì 24
apr
2023
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Il torinese Antonello Manacorda, classe 1970, sale per la prima volta sul podio dell’orchestra ceciliana. Dopo un inizio di carriera come violino di spalla della Mahler Jugendorchester, è stato tra i fondatori della Mahler Chamber Orchestra e, incoraggiato da Claudio Abbado e da Simon Rattle, ha iniziato a dedicarsi alla direzione d’orchestra. Dal 2010 è Direttore artistico e Principale della Kammerakademie Potsdam, con la quale ha vinto importanti premi discografici, e nelle ultime stagioni ha debuttato con i Berliner Philharmoniker e la Staatskapelle Dresden.
Manacorda aprirà la serata con la suite op. 60 del Borghese gentiluomo di Richard Strauss. In origine Le bourgeois gentilhomme era nata come comédie-ballet nella quale al testo di Molière erano inframezzate le musiche di Lully. Strauss, nel preparare le musiche per il suo Borghese gentiluomo, ne rielaborò alcune. La partitura straussiana è di un fascino e di un’eleganza straordinari, e conquista con la freschezza dei temi e il luminoso colore orchestrale.
Per il secondo brano, al direttore e all’orchestra si unirà Alessandro Carbonare, Primo clarinetto di Santa Cecilia, per la Sonata op. 120 n. 1 di Brahms, trascritta nel 1986 per orchestra, su richiesta della Los Angeles Orchestra, da Luciano Berio. «Per molti anni» scrive lo stesso Berio, «parecchi amici, virtuosi della viola e del clarinetto, mi hanno espresso il rammarico che il loro strumento non potesse giovarsi di un repertorio con orchestra sufficientemente ampio.
Non è poi tanto semplice trasformare in orchestra il pianoforte di Brahms, in maniera tale da farlo dimenticare e dare l’impressione che il lavoro sia stato concepito per orchestra. La Sonata diventa quindi quasi un Concerto e, “quasi come” fossi Brahms, ho scritto una breve introduzione al primo movimento e una, brevissima, al secondo». Chiude il programma la Sinfonia n. 6 composta dall’allora ventunenne Franz Schubert, che spicca per la raffinatezza della scrittura orchestrale e in cui il compositore prova a liberarsi dei modelli di Mozart e Haydn, mentre Beethoven sembra affacciarsi nello Scherzo e il Finale rende omaggio a Rossini, in un clima quasi da opera italiana.
giovedì 27 aprile ore 19.30
venerdì 28 aprile ore 20.30
sabato 29 aprile ore 18.00
Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone - Roma
Sala Santa Cecilia
www.santacecilia.it
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