Quando cerchi un suono, quel suono, può non bastare una vita.
Non è un'esagerazione.
Le intersezioni tecnico-fisio-psico-emotive si sprecano.
Quando cerchi un suono, pensi solo a quello. Hai bisogno di tempo, tanto tempo. Come coltivare un terreno che non sai se e quando ti darà quel frutto, quello perfetto, intendo.
Prendersene cura, con pazienza umiltà ed estrema attenzione, e aspettare.
Finché un giorno arriverà la gratificazione della forma che cercavi, dalla consistenza ideale, dal colore lucente; della felicità del corpo che è stato, nella sua interezza, capace di produrlo.
E’ un attimo. Con la caducità e il continuo movimento delle cose, dopo averlo visto e colto, appena staccato dalla pianta il frutto già comincia a perdere, inesorabilmente, la sua perfezione
Da lì ricomincia il lavoro. E l’attesa. |