informazioni del:23/01/2023
Stanislav Kochanovksy e Valeriy Sokolov con la Filarmonica Arturo Toscanini inaugurano la Stagione Concertistica 2023 del Regio di Parma
Riparte all’insegna della grande musica sinfonica la Stagione Concertistica del Teatro Regio di Parma, realizzata da Società dei Concerti di Parma: domenica 29 gennaio 2023, alle ore 20.30, il violinista Valeriy Sokolov e il direttore Stanislav Kochanovksy, sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini, saranno protagonisti di un concerto che affianca il celebre Concerto per violino e orchestra in Re maggiore op. 35 di Pëtr Il’ič Čajkovskij alle Danze sinfoniche, op.45, di Sergej Rachmaninov.
L’appuntamento è realizzato in sinergia con la Fondazione Arturo Toscanini, che lo presenta tra i concerti della Stagione 2022/2023 della Filarmonica.
Avvincente banco di prova per i virtuosi dello strumento, il Concerto per violino e orchestra in Re maggiore, op.35, fu composto all’inizio del 1878 durante un felice soggiorno a Clarens, sul Lago di Ginevra in Svizzera, al culmine di un periodo di fervida creatività. La prima esecuzione tardò tuttavia ad arrivare: Josif Kotik, violinista a cui il compositore aveva affidato la parte solista, si ritirò dall’impresa a causa dell’estrema difficoltà tecnica e, come lui, altri brillanti virtuosi dell’epoca lo giudicarono ineseguibile. Si dovrà aspettare il 4 dicembre 1881 perché il Concerto venisse eseguito pubblicamente e consegnato alla storia come un caposaldo del repertorio violinistico romantico. Strutturato in tre movimenti, dall’amabilità tipicamente ciaikovskiana della celebre idea melodica che fonda l’Allegro moderato, all’intimismo della Canzonetta, il Concerto si conclude con le funamboliche cadenze e le suggestioni tzigane del Finale (Allegro vivacissimo).
La seconda parte del programma ci porta, facendoci compiere un salto temporale di quasi 70 anni, a Beverly Hills, dove alla fine del 1940 Sergej Rachmaninov, al tramonto del suo periodo creativo, si dedicava alla composizione del suo ultimo lavoro: le Danze sinfoniche, op.45, una suite orchestrale in tre movimenti, la cui prima esecuzione, nel 1941, fu affidata alla Philadelphia Orchestra diretta da Eugene Ormandy. Un vastissimo organico orchestrale, arricchito dall’impiego di pianoforte, sassofono, grancassa, tamburello, tam-tam, glockenspiel, campane tubolari, permette l’esplorazione di effetti timbrici e coloristici in un susseguirsi di citazioni e autocitazioni, a cavallo tra modernità e reminiscenze folkloristiche di una Russia ormai lontana.
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