Malìa è un'opera in tre atti , su libretto di Luigi Capuana.
La prima rappresentazione avvenne al teatro Brunetti (oggi Duse) di Bologna, il 30 maggio 1893.
Intepreti di quel debutto furono:
MASSARO PAOLO, padre di...,
Sig. ANTONIO BARDOSSI, basso;
NEDDA, Sig.ra CLOTILDE MALATESTA, mezzosoprano;
JANA,e di ..., Sig.ra LEONILDE GABBI, soprano;
NINO, fidanzato di Jana, Sig. ETTORE MARCHI, tenore;
COLA, marito di Nedda , Sig. MICHELE WIGLEY, baritono.
Direttore della prima rappresentazione: Maestro Cav. Vittorio Podesti
La trama in breve
La scena è in un villaggio siciliano.
Epoca: primi anni del secolo 1800.
Nei preparativi delle sue nozze, la protagonista Jana, svela il suo amore al marito di sua sorella, inveendo contro di lui e accusandolo di corteggiamenti celati per trarla in inganno. Il tutto è così plateale che viene scoperta dal suo fidanzato (Nino), la gelosia ha il sopravvento e Nino uccide il cognato
La partitura di Frontini prevede l'utilizzo di:
- 3 flauti (III. anche ottavino), 2 oboi, corno inglese, 2 clarinetti in sib, 2 fagotti
- 4 corni, 2 trombe in sib, 3 tromboni, basso tuba, cimbasso
- timpani, piatti, grancassa
- 2 arpe
- archi.
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Piero Rizzo, pronipote di Francesco Paolo Frontini, ha lavorato e lavora instancabilmente al suo sogno più ambizioso: rappresentare l'Opera "Malìa", scritta da Frontini su libretto di Luigi Capuana.
Impressionante la mole di materiale musicale, fotografico e di testimonianze che ha raccolto in questi ultimi due anni. Il suo lavoro su Frontini gli è valso il PREMIO WIKIMEDIA MUSICA 2009
Rappresentare un'Opera "sconosciuta" oggi è cosa non facile e necessita di molte e singergiche forze.
Cantare l'Opera® sostiene dall'inizio il progetto di Piero Rizzo e si rende disponibile a fare da tramite per rendere possibile il successo di questa iniziativa che contribuirebbe a restituire al Compositore Frontini la fama che merita, e al patrimonio musicale Siciliano e Italiano un Artista ingiustamente dimenticato.
Teatri, Direttori Artistici, Accademie, Orchestre, operatori del settore, appassionati, Siciliani con l'orgoglio della propria terra: chi voglia dare il proprio contributo artistico, progettuale, organizzativo, personale per la realizzazione del progetto scriva a: redazione@cantarelopera.com |
Dall'intervista a Piero Rizzo realizzata da Antonella Neri
Alla fine di questo importante lavoro, oltre i premi e riconoscimenti già avuti e quelli che senz'altro verranno, io so che ha “nel cuore” un importante progetto, cui sono tesi tutti i suoi sforzi attuali, cioè rappresentare Malìa, l'opera scritta da Frontini su libretto di Luigi Capuana.
L'ultima rappresentazione è avvenuta a Catania nel 1957 e poi...? Cosa è successo?
“Gli autori seguono la moda, abbandonano la grande arte italiana per accontentare il gusto del pubblico che paga....” rispondo con parole del Frontini, nell'intervista del 1911.
Che tipo di opera è Malìa?
Malìa, nella sua veste semplice e tipica, trascina alla meditazione, è inutile cercare nella musica la ricercatezza studiata, la pedanteria accademica. Il tragico e l'idilliaco sbocciano sempre in frasi melodiche che traducono l'affanno o la calma. La concitazione è melodia, come è melodia l'amore. I sussulti nervosi, non diventano pesantezze armoniche: contrasterebbero con la natura dell'artista.
Ci racconti, in poche parole, l'argomento.
La trama è "classica"...
La scena è in un villaggio siciliano. Epoca: primi anni del secolo 1800.
Nei preparativi delle sue nozze, la protagonista Jana, svela il suo amore al marito di sua sorella, inveendo contro di lui e accusandolo di corteggiamenti celati per trarla in inganno. Il tutto è così plateale che viene scoperta dal suo fidanzato (Nino), la gelosia ha il sopravvento e Nino uccide il cognato
Come pensa che potrà realizzare il suo progetto? Chi crede che debbano essere i suoi interlocutori privilegiati? Faccia partire un “appello” da www.cantarelopera.com
Spero che qualche Ente, Ministero, Direzione Artistica anche non siciliana ( la prima di Malìa fu data a Bologna, nel 1893) s’interessi all'opera del Frontini. "Soltanto il dimenticare è imperdonabile nelle cose belle"*
Personalmente la curiosità di vedere Malìa in teatro è fortissima.
A lei la conclusione.
Ho il dovere di ringraziare il preside della Facoltà di Lettere di Catania prof. Enrico Iachello e la professoressa Maria Rosa De Luca, che hanno programmato un evento per onorare il settantesimo dalla morte di Frontini e di ricordare la recente scomparsa di mia zia Pina Stazzone, che ha avuto il ruolo di attento custode nel mantenimento dell'opera.
Il lavoro di Piero Rizzo su Francesco Paolo Frontini è disponibile all'indirizzo: http://musica.wikimedia.it/wiki/Francesco_Paolo_Frontini
* Cesare Balbo
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