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L'Associazione culturale Cantare l'Opera®
presenta

"LA TECNICA VOCALE ITALIANA"
Masterclass
Docente: Antonio Juvarra
Roma, 25-26 Giugno 2011

Antonio Juvarra

Contemporaneamente agli studi classici, che lo hanno portato a laurearsi in Lettere
all’Università di Padova, ha approfondito lo studio della tecnica vocale con importanti
personalità del mondo del canto e della ricerca didattica e scientifica sia in Italia sia all’estero.
Ha studiato nei conservatori di Rovigo con Elena Rizzieri. di Padova con Adriana Rossi Castellani, di Verona (dove si è diplomato) con Rina Malatrasi.Ha poi proseguito la sua ricerca con Enza Ferrari, Arnold Rose (autore del trattato “The singer and the voice”) a Londra,con Lucie Frateur (autrice di importanti pubblicazioni scientifiche sul canto) all’Aja, con Lajos Kozma a Perugia e con Carlo Bergonzi a Busseto. Ha seguito inoltre i corsi tenuti da Rodolfo Celletti, Claudia Pinza, Gerard Souzay. Dopo il suo debutto nell’opera “I Lombardi alla prima Crociata” di Verdi, allestita a Busseto nell’ambito del concorso internazionale per voci verdine diretto da Carlo Bergonzi, ha cantato come solista nei più importanti teatri, tra cui La Scala di Milano, l’Arena di Verona, il Massimo di Palermo, La Fenice di Venezia, scritturato personalmente da direttori come Riccardo Muti e Gianandrea Gavazzeni. Numerose sono le registrazioni da lui effettuate per enti radiofonici quali la RAI, Radio France e la Radiotelevisione Svizzera, ed enti discografici come la Bongiovanni. Ha pubblicato saggi e 160articoli sulla vocalità, apparsi su riviste musicali nazionali come Bequadro, Musica Domani, Nuova Rivista Musicale Italiana e altre. E’ autore del trattato ”Il canto e le sue tecniche” (Ricordi,1987), adottato come testo di studio in quasi tutti i conservatori, del metodo teorico-pratico “Lo studio del canto” (Ricordi,1999),del volume “Riflessioni figurate sul canto” (Armelin,2002) e il libro “I segreti del belcanto” (Curci,2007). E’ docente di tecnica vocale presso l’ ”Accademia d’Arte Lirica” di Osimo (Ancona), di storia dei
metodi e delle tecniche vocali presso il Conservatorio di musica “Steffani” di Castelfranco
Veneto (Treviso). E' stato inoltre docente di "vocologia artistica" presso la facoltà di medicina dell’Università di Bologna
(sede di Ravenna). E’ stato invitato a tenere corsi e seminari di tecnica vocale al Mozarteum di Salisburgo e presso numerose istituzioni musicali e universitarie italiane. Ha inoltre partecipato come relatore a numerosi congressi scientifici sulla voce cantata, tra cui il III e il V Congresso Internazionale sulla voce artistica, organizzati dal foniatra Franco Fussi a Ravenna, rispettivamente nel 2003 e nel 2007.

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IL CANTARE NATURALE
Informazioni e recapiti
Si sa che la voce è uno strumento che, se usato bene, esalta al massimo le potenzialità espressive di chi canta, e, se usato male, le annulla, distruggendo sé stesso..
Condizione della libertà di espressione è la libertà di emissione, a sua volta resa possibile da ciò che chiamiamo “tecnica vocale”, stupefacente servomeccanismo che ci consente, grazie al fenomeno acustico della risonanza libera, di guidare la voce ‘con un dito’ .Alla vera tecnica vocale non si arriva con gli artifici esterni, con le tensioni volontarie, con i controlli localizzati, con le dissezioni anatomiche,con le elucubrazioni intellettualistiche, con i meccanicismi foniatrici, ma con la semplice, vitale, sempre più profonda presa di coscienza del nostro collegamento con la natura profonda. Stabilito questo misterioso contatto, ecco improvvisamente scaturire un’energia che “muove le montagne”. Non si tratta dell’energia dura degli sforzi muscolari e dei contorsionismi ginnici, ma dell’energia dolce dell’equilibrio interiore e degli atteggiamenti psicocorporei globali, olistici.
Quest’ energia, per quanto invisibile e impalpabile, è reale e “passa”, trascendendo ogni posizione statica e ogni controllo localizzato, ogniqualvolta riusciamo a stabilire il giusto rapporto armonico tra le componenti di cui siamo fatti: mente, corpo e sensazioni vitali. I movimenti muscolari, frutto di questa coordinazione globale naturale e di questo uso centrale dell’energia, assumono allora una qualità diversa: da rigidi e meccanici diventano essenziali, sciolti, fluidi, unitari e molto più efficienti.A questo punto tutto cambia, anche la prospettiva con cui vediamo la tecnica vocale: è il canto a educare i muscoli e non viceversa, è la voce che controlla il fiato e non viceversa, è la voce che gradualmente trova da sola la posizione, non noi che la costringiamo in una gabbia di piani alti (abbia o no il nome fatidico e rassicurante di “maschera”) o in un bunker sotterraneo in cui, “affondando”, rifugiarci. ”Il canto deve basarsi su una risposta naturale, globale e coordinata di tutto il corpo, altrimenti la gola è costretta all’iperfunzione per compensare la mancanza di un elemento”, aveva intuito già nell’Ottocento Giovanni Battista Lamperti, e alla domanda “come si fanno i suoni ‘a fuoco’?” rispondeva: non si fanno, accadono, come l’arcobaleno”.
Questa è la ‘saggezza vocale’ tramandata dall’antica scuola del belcanto, che ci ha anche lasciato la formula per conseguire la meta e che è data dalla ricerca paziente e assidua del rapporto che intercorre tra due elementi fondamentali dello strumento voce: la sintonizzazione acustica del suono puro, libero, non distorto, resa possibile da una pronuncia essenziale, “a fior di labbra”, da una parte, e, dall’altra, l’uso dolce dell’energia, la distensione muscolare e l’apertura degli spazi interni, resi possibili dalla respirazione naturale profonda.
La Masterclass

Lì vicino, vicino a dove parliamo, in un luogo intimo, normale, in una "maschera" immateriale, che non è da ragiungere perchè è già lì, sta il misterioso accesso all'emissione libera, il suo "apritisesamo". Ma noi non ci crediamo perchè troppo "semplice" e continuiamo a cercarlo lontano, in alto, in basso, avanti o fuori, come quel cercatore che, seguendo le indicazioni di una mappa del tesoro, si era spinto fino in Cina, per poi scoprire là, "casualmente", il preciso luogo di casa sua, dove da sempre era rimmasto nascosto quel tesoro. (A.Juvarra, Riflessioni figurate sul Canto" ed. Armellin Musica)

Esiste un cantare 'all'italiana', inteso come emissione facile, fisiologica, sintonizzazione del suono puro, risonanza libera, 'parlare sul fiato', 'belcanto',  le cui componenti tecniche sono state individuate e analizzate per la prima volta nei trattati di canto italiani del Settecento, per essere poi riproposte nei primi anni del Novecento negli scritti di tecnica vocale, lasciati da grandi cantanti storici come Enrico Caruso, Aureliano Pertile, Giacomo Lauri Volpi e Luisa Tetrazzini.
 A partire dagli anni trenta del Novecento, nuove tecniche vocali di origine nordeuropea, ispirate a una concezione pesantemente meccanicistica e muscolare della vocalità, si  sono imposte sempre di più in Italia, mettendo in ombra o travisando grossolanamente i principii tecnico-vocali elaborati dalla scuola di canto italiana storica.  Questi possono aiutarci a comprendere i rapporti profondi tra canto e respirazione, articolazione e risonanza, oltre a illuminarci sul vero significato di nozioni oggi spesso travisate, come "appoggio", "maschera" e "altezza del suono".
Il corso si propone di aiutare a concepire e sperimentare il  canto non come una serie di controlli muscolari volontari localizzati, ma come sintonizzazione acustica 'automatica', equilibrio globale; non come un "far funzionare la voce", ma come un "lasciar funzionare la voce".


Si consiglia lo studio di arie o brani non eccessivamente impegnativi per poter applicare con più facilità e immediatezza le indicazioni ricevute.

Sede e orari del corso

La Masterclass si svolgerà a Roma (la sede sarà presto resa nota) con il seguente calendario:

- Sabato 25 Giugno con orario 10.00/18.00
- Domenica 26 Giugno
con orario 10.00/17.30

I partecipanti che decidano di lavorare su di un brano sono tenuti a comunicarlo all'atto dell'iscrizione, inviando per fax o per email copia del brano stesso.

Iscrizioni

Per il corso è previsto un numero di dieci partecipanti in qualità di allievi effettivi, e un numero massimo di dieci partecipanti in qualità di allievi uditori.

Per iscriversi è necessario inviare la domanda d'iscrizione e versare la quota di partecipazione.
La domanda, debitamente compilata, va inviata per e-mail all'indirizzo:
segreteria@cantarelopera.com.
Non saranno prese in considerazioni domande incomplete

In caso di annullamento del corso per cause di forza maggiore le quote di partecipazione già versate verranno integralmente restituite.
La quota destinata alla tessera annuale di Socio Ordinario di Cantare l'Opera® (€ 10,00) non verrà restituita.
Quota di partecipazione e attestato di partecipazione

La quota di partecipazione è fissata in:

•ALLIEVI EFFETTIVI
- € 200,00

•ALLIEVI UDITORI :
- € 90,00

Può essere versata:
a) con bonifico Bancario con le seguenti coordinate:
Banca Sella
Conto n. 052847652190
ABI: 03268
CAB: 03208
CIN: E
CIN europeo: 75
IBAN:  IT 75 E 03268 03208 052847652190
Intestato a "Associazione culturale Cantare l'Opera"
Indicare nella causale del versamento:
Masterclass Juvarra, Roma –marzo 2011

b) in Contanti presso la sede legale dell’Associazione sita in Roma, via Grassano 21 tutte le mattine a partire dal 1 settembre dalle 9.30 alle 13.00.

I dati per il bonifico sono riportati anche sulla domanda d'iscrizione.

Verrà rilasciato un attestato di partecipazione.

Agevolazioni
Questo corso può essere inserito nelle agevolazioni riservate ai possessori di
TESSERA-STUDIO 2010-2011
Informazioni
Associazione culturale "Cantare l'Opera"
tel. 06- 64200054 --- 349-8642223
fax: 1782246099
dal lunedì al venerdì ore 9-30/12.30.
segreteria@cantarelopera.com
Per chi proviene da fuori Roma
IMPORTANTE
Visto l'ininterrotto flusso turistico nella Capitale si consiglia agli interessati di prenotare il prima possibile.
E' possibile richiedere all'indirizzo segreteria@cantalopera.com un elenco di strutture ricettive nella zona di svolgimento del corso.
 
 
 
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IL Maestro Antonio Juvarra