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Passaggio d'aria negli acuti

12/05/2014
Salve Giulia,
ho 30 anni e, dopo 8 anni di tecnica vocale moderna, mi sono avvicinata da poco allo studio del canto lirico come ulteriore forma di esplorazione delle mie possibilità vocali.
Anche se è da poco tempo che ho iniziato a studiare (un mese circa), la mia insegnante dice che il mio problema è il passaggio d'aria negli acuti sulle vocali aperte (a,o).
Inutile dire che prima di iniziare a prendere lezioni mi sono accertata del mio stato di salute con una visita foniatrica: l'ispessimento lieve che avevo avuto anni prima non c'è praticamente più e le corde vocali adducono bene (due anni fa ho fatto terapia logopedica per ovviare a questo deficit di adduzione).
Premetto che ho serie difficoltà nel capire come "posizionare" questi suoni. La mia insegnante è una persona preparata e disponibile, nonchè molto paziente, quindi non credo sia lei a mettermi in tensione quando canto.
Il problema è che nel momento in cui si inizia ad andare nel registro acuto, a partire dal re4, la mia gola si irrigidisce completamente e non riesco a rilassarla, pertanto il risultato sono dei suoni sgranati e striduli. Posso arrivare fino al la4 durante i vocalizzi, ma solo con la vocale "i".
Il problema dunque è sulle vocali aperte. Anche il volume è un problema. Nel momento in cui inizio ad andare nel registro a partire dal re4, non posso fare a meno di spingere molto, mi viene automatico.
Altro che canto, qua c'è da fare lezione di yoga... non so ancora che tipo di registro vocale possiedo, dal momento che ho iniziato a studiare solo un mese fa.
Per quanto, per otto anni, mi hanno fatto credere di essere un contralto (nel registro di petto riesco a prendere note molto basse con una buona risonanza, arrivo fino al do3), la mia insegnante esclude che io possa esserlo, sostenendo che potrei essere un mezzosoprano.
Sono molto confusa e anche un po' avvilita.
Da cosa dipende il fatto che non riesco ad eliminare il passaggio d'aria su questi suoni? Dipende dal fatto che non riesco a rilassare certi muscoli facendo del lavoro inutile? Potrò mai risolvere questo problema?
Grazie


Carissima Viola,
 
l'aria nella voce non è sempre sintomo di un problema alle corde vocali.
Nel tuo caso mi sembra di intuire che sia piuttosto una scarsa familiarità con la modalità di emissione del canto lirico a crearti difficoltà.
Hai studiato per 8 anni moderno e solo un mese lirica... mi sembra ovvio e legittimo che tu non sappia come gestire il suono!
 
Poiché parli di aria unita ad un problema "di volume", ritengo che tu canti un po' "in falsetto", ossia per raggiungere i suoni più acuti (e anche più sconosciuti...) poni le corde in quella posizione di rigidità che  impedisce loro di chiudersi perfettamente nel ciclo vibratorio, lasciando passare dell'aria.  Direi che è tipico di chi ha studiato canto moderno e si avventura nel nuovo mondo della lirica quando si trova nella zona della voce meno familiare, quella medio-acuta. Ma è un "passaggio" solo temporaneo.
Ricorda che la I è una vocale "a doppio taglio": poiché si posizione anteriormente ed è ricca di armonici anteriori, ti dà immediatamente la sensazione che la voce trovi una sua sonorità. La A e la O, invece hanno una "posizione" più arretrata, e necessitano di uno spazio più ampio: per questo motivo "cadono" si sfibrano e sono meno sonore.
Ma questo avviene solo all'inizio dello studio: quando avrai più dimestichezza con la tecnica ti renderai conto di come usare lo spazio per ottenere un suono completo di ampiezza e brillantezza che sono le due componenti fondamentali, rappresentabili rispettivamente dalle O/A e dalle I/E.

Prova questo esercizio:

Prendi come riferimento la vocale più "pulita" cioè dove non senti l'aria nella voce, (nel tuo caso la I) e cerca di riprodurre quella “posizione” anche con le altre vocali senza snaturarne l'intelligibilità. (cioè, ad esempio, una I deve essere una I e una A una A), passando lentamente da una vocale all'altra e concentrandoti proprio nel momento del cambiamento di vocale. 
Devi esercitarti a  percepire la posizione del suono da ritrovare e rinnovare poi su ogni nota.

Ci vuole un po' di tempo, pazienza e... amore per il canto

Un caro saluto
Giulia



 
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