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News    |    anno 2017

Schumann, Il Paradiso e la Peri

venerdì 27
gen 2017

Il ritorno di Daniele Gatti - già direttore musicale dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 1992 al 1994 e attualmente chief conductor dell'Orchestra reale del Concertgebouw - vede l'esecuzione Il Paradiso e la Peri, la "favola orientale" di Robert Schumann, in scena dal 9 all'11 febbraio all'Auditorium Parco della Musica - Roma.

La storia, molto simbolica e che sembra avere un riflesso molto attuale per quanto accade oggi è infatti ambientata nell'antico e favoloso Oriente e narra di una Peri, fata della mitologia iranica e creatura nutrita del profumo dei fiori, che viene scacciata dal Paradiso per qualche errore commesso e potrà rientrarvi soltanto se saprà recare alla divinità un dono fra tutti il più caro. La Peri vola sulle regioni indiane e raccoglie le ultime gocce di sangue di un eroe ucciso dal tiranno Gazna, ma i beati non considerano questa offerta sufficiente per il riscatto. Allora la Peri discende di nuovo sulla terra e dalle spiagge del Nilo reca in cielo l'ultimo respiro di una fanciulla che per amore ha sacrificato la vita, unendo le sue labbra a quelle dell'amato colpito dalla peste; e ancora i beati respingono il dono perché non bastevole a placare l'animo divino. La Peri riprende il volo malinconico e triste sulla valle di Baalbeck, verso il tempio del Sole. Tra i minareti della Siria ella scorge un bambino che intona le preghiere della sera, e accanto a lui c'è un bandito sanguinario che quella visione ha intenerito fino alle lacrime. Sono lacrime di rimorso e di pentimento. La Peri le fa sue e le porta in cielo; la commozione del "cattivo" convertito dalla preghiera dell'innocente ha riaperto alla Peri il paradiso, dove finalmente verrà accolta e liberata dall'esilio.

Dopo aver composto nel 1842 diversi lavori cameristici importanti, come il Quintetto op. 44 e il Quartetto op. 47 per pianoforte e archi, l'Andante e Variazioni per due pianoforti e i Phantasiestücke (Pezzi fantastici), Schumann è alla ricerca di un soggetto letterario e poetico che allarghi la sua sfera creativa verso un'opera di ampio respiro musicale, con l'intervento, delle voci e dell'orchestra. Aveva letto e analizzato vari testi, ma la sua attenzione si concentra su una novella in versi, tradotta in tedesco dal poema "Lalla Rookh" scritto nel 1817 da Thomas Moore, che risponde perfettamente a quel senso di idealismo romantico, affascinante e fantasioso, tipico della sensibilità schumanniana. In due lettere il compositore accenna chiaramente al suo impegno nella stesura della partitura, che prenderà il nome de Il Paradiso e la Peri (Das Paradies und die Peri). Nella prima, del maggio 1843 e rivolta ad un amico, egli scrive: «In questo momento sono assorto in un grande lavoro, il più grande che io abbia affrontato sino ad oggi. Non è un'opera, bensì qualcosa di un genere tutto nuovo». Nella seconda lettera, del 19 giugno 1843, egli annuncia in toni entusiastici ad un altro amico: «Ho finito di comporre Il Paradiso e la Peri venerdì scorso. È un lavoro di grande impegno e spero che sia ben riuscito. Il soggetto è così puro e poetico da conquistarmi interamente e da farmi scrivere la musica in un tempo relativamente breve, quasi come Mozart». Nasce così l'oratorio profano Il Paradiso e la Peri, presentato il 4 dicembre del 1843 al Gewandhaus di Lipsia sotto la direzione d'orchestra dello stesso autore e in un clima di sincero entusiasmo da parte più del pubblico che della critica. Il lavoro viene replicato l'11 dicembre e incontra un'accoglienza più favorevole; passa poi all'Opera di Dresda, dove l'esecuzione del 23 dicembre, sempre del 1843, suscita larghi riconoscimenti per la purezza e la freschezza melodica, a volte liederistica, della musica in cui si esalta il mito dell'eterno femminino secondo la concezione di Schumann, basata su un idealismo trascendente, connaturato alla letteratura e alla filosofia del tempo, da Friedrich Schlegel a Wolfgang Goethe, da Jean-Paul allo stesso scrittore inglese Thomas Moore.

Orchestra e Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Daniele Gatti
direttore
Angel Blue soprano (Peri)
Regula Mühlemann soprano (Fanciulla e Quartetto)
Jennifer Johnston mezzosoprano (L'angelo e mezzosoprano solo)
Martina Mikelic contralto (Quartetto)
Brenden Gunnell tenore (Tenore solista)
Patrick Grahl tenore (Giovinetto, Quartetto)
Georg Zeppenfeld basso (L'uomo, Baritono solo, Quartetto, Gazna)

 
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