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News | anno 2016
Intervista a Stefano Bartolucci
mercoledì 06
gen
2016
Il maestro Stefano Bartolucci,direttore d’orchestra e pianista diplomato al Conservatorio Rossini di Pesaro, con il massimo dei voti e la lode sotto la guida del Maestro Franco Scala, dirigerà prossimamente l’attesa opera rossiniana “Cenerentola’’.
La nostra Cenerentola debutterà al Teatro Sanzio di Urbino il giorno 21 Febbraio alle ore 16,30. Sarà poi la volta del Teatro La Fenice di Senigallia il giorno 25 Febbraio alle ore 20,30 per poi concludere al Teatro Regina di Cattolica il giorno 28 Febbraio alle ore 16,30 . In estate, poi, si replicherà a Corinaldo.
Lo vedo molto bene: i cantanti sono di grandissimo livello e già da diverso tempo stiamo lavorando con il pianoforte, cercando di ritagliarci dei momenti in cui cercare, di concerto, lo spirito e lo stile rossiniano. Molti di loro stanno lavorando in grandi teatri per grandi istituzioni ( Maggio musicale fiorentino, Teatro alla Scala, La Fenice di Venezia, altri in Austria con grandi direttori come Daniele Gatti e Gustav Kuhn) ma appena tornano ci si accorda per incontrarci con entusiasmo e piacere di far musica insieme. Con il coro si sta lavorando in coppia con Gilberto del Chierico, che ha una grande esperienza a riguardo e con cui ho spesso collaborato in passato.
Maestro Bartolucci, so che sta lavorando alacremente per la nuova messinscena di Cenerentola di Rossini?
Ci può dare alcune anticipazioni di carattere musicale, di come ha trascritto e interpretato quest’opera rossiniana, che per molti anni è stata proprio una “cenerentola’’, nel vasto repertorio del compositore pesarese?
Ci può dare alcune anticipazioni di carattere musicale, di come ha trascritto e interpretato quest’opera rossiniana, che per molti anni è stata proprio una “cenerentola’’, nel vasto repertorio del compositore pesarese?
Avvicinandomi a questo capolavoro rossiniano che ha seguito, di un anno, "Il Barbiere di Siviglia" ( di cui a breve ricorrerà il duecentesimo anniversario dalla prima rappresentazione), ho cercato di capire lo spirito che ha animato il grande compositore pesarese. Tutte le considerazioni, a riguardo, frutto anche delle preziose ricerche fatte dalla Fondazione Rossini, e degli insegnamenti del mio grande maestro Manlio Benzi, le ho messe in una personale partitura e, di conseguenza, arriveranno sui leggii dei professori d'orchestra che insieme a me condivideranno questo stupendo progetto. Insieme alle prime parti, poi, faremo un meticoloso lavoro sulle arcate e sul suono dell'orchestra che ci porterà ad avere un materiale più possibile chiaro e preciso su cui lavorare nelle prove.
Tre importanti teatri, Urbino,Senigallia e Cattolica, aspettano quest’evento musicale e probabilmente vi potranno esserci anche altre novità. Ci può anche dare le date delle rappresentazioni?
La nostra Cenerentola debutterà al Teatro Sanzio di Urbino il giorno 21 Febbraio alle ore 16,30. Sarà poi la volta del Teatro La Fenice di Senigallia il giorno 25 Febbraio alle ore 20,30 per poi concludere al Teatro Regina di Cattolica il giorno 28 Febbraio alle ore 16,30 . In estate, poi, si replicherà a Corinaldo.
La nostra Cenerentola sarà la seconda opera di quest'anno: la prima nostra produzione è "La Boheme" che sarà rappresentata dalla fine di gennaio
il cast dei cantanti e il coro di città futura. Un binomio già collaudato. Come lo vede Lei, che dirigerà l’opera?
Lo vedo molto bene: i cantanti sono di grandissimo livello e già da diverso tempo stiamo lavorando con il pianoforte, cercando di ritagliarci dei momenti in cui cercare, di concerto, lo spirito e lo stile rossiniano. Molti di loro stanno lavorando in grandi teatri per grandi istituzioni ( Maggio musicale fiorentino, Teatro alla Scala, La Fenice di Venezia, altri in Austria con grandi direttori come Daniele Gatti e Gustav Kuhn) ma appena tornano ci si accorda per incontrarci con entusiasmo e piacere di far musica insieme. Con il coro si sta lavorando in coppia con Gilberto del Chierico, che ha una grande esperienza a riguardo e con cui ho spesso collaborato in passato.
la regia di un cantante lirico, baritono, Roberto Ripesi. Che messinscena sarà tradizionale o vi sarà un tocco di originalità, tipica dell’artista di Ostra vetere?
Il grande cantate ed amico Roberto Ripesi ha calcato i palcoscenici più importanti del mondo, per cui di esperienza operisto-teatrale ne ha da vendere. Con lui io e l'altro direttore della stagione Massimo Sabbatini, abbiamo trovato una bellissima intesa e la sua regia, con ambientazione storica e non attuale, valorizza sempre al massimo le doti interpretative dei cantanti e dei cori di questo progetto. Non dimentichiamo anche il preziosissimo lavoro dello scenografo Leonardo Bordi che collabora molto attivamente con il regista, essendo ambedue residenti ad Ostra.
Vi aspettiamo numerosi sicuri di ripagare la vostra partecipazione
Paolo Montanari
Paolo Montanari
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