Carmen al Teatro Sociale di Como

La storia della femme fatale più celebre dell’opera lirica è in scena il 19 e 21 gennaio al Teatro Sociale di Como. Il regista Frédéric Roels dice che della protagonista ama «il suo lato ribelle, i suoi difetti, la sua fragilità. Carmen è violenta, ma non così arrogante né dominatrice come qualcuno potrebbe pensare».
Una regia che pone l’accento sulla fragilità e sulla veemenza caratteriale dei personaggi, attorno al tragico triangolo amoroso Carmen-Don José-Escamillo. Opera seducente e cruda allo stesso tempo, Carmen è certamente uno dei titoli francesi più amati dal pubblico per la sua forza drammaturgica e per la bellezza della musica di Bizet, in grado di creare ambientazioni sonore molto ricercate. Per questa produzione è utilizzato, per la prima volta in Italia, l’allestimento dell’Opéra de Rouen a cura del regista belga Frédéric Roels e firmato dallo scenografo Bruno de Lavenère. Roels dà una lettura contemporanea della vicenda di Carmen rompendo con la tradizione delle precedenti esecuzioni e mettendo in risalto la fragilità e la veemenza caratteriale dei singoli personaggi, senza mai tradire la drammaturgia originaria. Viene infatti proposta la versione meno conosciuta dell’opera, la prima, di fatto, che Bizet scrisse e che tanto scandalizzò il pubblico di allora. Questa versione opéra comique, solitamente poco rappresentata, si compone di dialoghi parlati in lingua francese alternati al canto, una messa in scena nel rispetto dell’opera così come fu concepita. Sul podio a condurre l’Orchestra I Pomeriggi Musicali sarà Carlo Goldstein, che con Carmen ha già avuto modo di stupire pubblico e critica grazie alla sensibilità nel mettere in risalto tutte le sfumature timbriche.