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        del:27/10/2011

Il soprano turco Pervin Chaka vince il Il soprano turco Pervin Chaka vince il "Caniglia"

Tutto tace in questa domenica che nel pomeriggio canterà, incoronando il vincitore della più prestigiosa gara musicale d’Abruzzo: il Concorso Internazionale di Canto “Maria Caniglia”. Sono a Sulmona per ascoltare quattro baritoni e due soprani coreani, un tenore cinese e un soprano ancora dalla Turchia, i finalisti della XXVIII edizione che ha contato la partecipazione di 108 candidati provenienti da 21 paesi, e che anche nel cuore dell’Italia rurale celebra lo stradominio dell’Estremo Oriente. Stamattina però il destino mi ha voluta in un cammino a ritroso, risalendo alle origini musicali di questa terra. Mi sono spinta quasi per caso ai lembi del centro storico, valicando il ponte issato sopra il fiume Vella, che dopo lo straripamento della scorsa primavera sembra l’ombra di se stesso, ridotto a un rigagnolo inoffensivo. Di fronte a me si staglia la sagoma sghemba del Cristo Re, la chiesa progettata negli anni Settanta da Carlo Mercuri con le sue anse a pergamena, i volumi flessi da piegature che suggeriscono la sagoma di giganteschi papiri arrotolati, custodi di chissà quante preghiere. Il cemento crudo si confonde con lo sfondo, una cintura di monti tra cui primeggia il Morrone, dove si nasconde l’eremo di Celestino V. La gara del giorno però è il "Caniglia", intitolata in onore del soprano originario di Rivisondoli, località poco distante da Sulmona. L’avvocato Filippo Tella, infaticabile anima culturale di queste parti, compirà tra qualche settimana novant’anni, ma è ancora lui il nume tutelare di una manifestazione capace, come ogni anno, di una giuria di prim’ordine: Cecilia Gasdia, June Anderson e il presidente Teresa Berganza sono state le stelle di questa edizione. Poco importa la vittoria con lacrime del bravo soprano turco Pervin Chakar. Ciò che più conta è che il teatro di uno sperduto paese come Pratola Peligna fosse pieno all’inverosimile per seguire le impegnative tre ore e più di serata finale, conta il rispetto con cui il pubblico sulmonese maneggia la musica, e l’accoglienza riservata a una strepitosa amica della lirica come Adua Veroni, omaggiata dall’Associazione Maria Caniglia con il premio alla carriera, il cui carisma pasionario esonda oltre gli argini di ex moglie di Luciano Pavarotti. D’altronde qui la musica non è un passatempo da trascorrere con noia borghese, ma un dono da condividere in famiglia. È gioia collettiva tramandata nella liturgia popolare.

autore: Valentina Lo Surdo

Informazioni:
Tel: 0864/212207
Email: info@mariacaniglia.it

 
 

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